Dimmi come comuichi e scoprirai che bisogno sei!

Oggi per me, sabato speciale come ogni volta che mi dedico a qualcosa che amo, tipo la scrittura e il (Art)Counseling.

Giornata piovosa, dove mi sono messa in gioco:

Un laboratorio esperienziale e la conoscenza della mia nuova e seconda cliente (per fare tirocinio).

Inizio dal laboratorio: Come chiedi quello che vuoi?

Quanto sia difficile chiedere lo sanno in molti. Quanto sia difficile individuare i propri bisogni lo sanno in pochi. C’ è chi chiede in modo implicito. Chi comunica cose dandole per scontate. C’ è chi non sa cosa chiedere, non riuscendo a mettere parola. A dare voce a quel bisogno, a quell’ emozione. C’ è chi batte un pugno sul tavolo e si arrabbia perché non è visto. Chi piange sapendo di non poterselo concedere. Perché è forte e i forti la vulnerabilità non se la permettono. Poi basta uno sguardo, una mano sul viso e una sul cuore per coccolarsi e farsi coccolare, da una carezza anche emotiva. Il tremolio passa, la lacrima scivola e il bisogno sta con quello che c è. Basta veramente poco, per esempio chiedere un abbraccio contenitivo. Tutto questo a Empathy Counseling. Grazie di 💚 .

La mia nuova cliente:

E’ del Perù, la precedente è Polacca. Mi piace molto l’ idea di incontrare persone di altre culture. D’ altra parte avendo viaggiato per 20 anni all’ Estero, ho avuto modo di stare con culture Altre, per cui approcciarmi nuovamente a nuovi usi e costumi, mi rende il tutto più stimolante e arricchente.

E’ una donna, molto interessante, sorridente e solare. E’ molto grata a me per darle l’ opportunità di fare un percorso. Vuole capire, vuole cambiare. Vuole liberarsi da qualche peso soffocante e vuole ritrovare una sorta di autonomia. Ha bisogno di essere accompagnata. E’ solo un po’ confusa emotivamente  e questo la paralizza e le fa perdere il concetto delle sue priorità. La faccio riflettere su di sé, lei cosa vuole per sé? Tutto nasce dal bisogno di affermarsi. Tutto sta nell’ affrontare responsabilmente le scelte prese e in standby. Loro sono lì pronte per essere portate avanti.

Inizieremo la settimana prossima. Le ho spiegato che:

Il counselor è un operatore della relazione d’ aiuto.

Il counselor non cura, ma si prende cura.

Il counseling non è psicoterapia, ma un percorso di crescita personale.

Il counseling non va nel passato, non scava, ma sta nel Qui e Ora.

il counseling è un percorso che si svolge in un luogo, protetto ed accogliente.

Il counseling è un processo, una crescita, dove il counselor guida il cliente nella relazione con se stesso e con l’ Altro. Dove il counselor fa da specchio e pone quelle domande utili a far riflettere il cliente per fargli vedere che le risorse, le sue, sono lì, pronte per essere utilizzate nuovamente. Le ha sempre avute, se le era probabilmente dimenticate.

Così l’ accompagnerò verso la sua volontà di affrontare quella sua difficoltà momentanea, per riprendere a respirare e a trasformare quel suo peso in ossigeno.

La giornata di oggi mi ha portato a consapevolizzare che ogni difficoltà, nasce da un bisogno, e da come lo comunichiamo. Saremo in grado di tirar fuori le nostre risorse. solo se pronti a dire cosa vogliamo per noi. A volte aver bisogno di una figura che ci rimandi quello che affermiamo, ci aiuta a consapevolizzare e a rendere il tutto più efficace e funzionale per noi

Ogni richiesta parte da un bisogno. Sta a noi scegliere responsabilmente cosa farne. In questo modo miglioreremo la relazione tra noi stessi e l’ Altro. La relazione è il punto di contatto tra noi stessi e l’ Altro. Il counselor è qui per facilitarla.

E tu? Da dove parti?

Comunicando comunicando
cammino ma non so dove sto andando
comunicando comunicando
comunicando comunicando
a intanto della vita io mi sto innamorando
comunicando comunicando