Un tuffo nel mandala con le Donne della Consulta di Civitavecchia

Una grandissima emozione, per me ogni volta andare a condurre Gruppi che si cimentano in laboratori espressivi di Crescita Personale. Lo faccio raramente perché ho un lavoro a tempo pieno, tuttavia quando lo faccio nel tempo libero, sono sempre entusiasta.

Sono un’ ArtCounselor in formazione al Terzo anno, sono tirocinante e mi sperimento in incontri individuali e di Gruppo per fare pratica ed esperienza, per confermare e sviluppare sempre di più le mie competenze.

Oggi è stata la volta di Civitavecchia e la sua Consulta delle Donne, dove ho condotto in tre ore il laboratorio sul Mandala, per l’ esattezza, Il Metodo Mandala Evolutivo di Gabriella Costa R. Sono stata formata e sono dunque Agevolatrice. Potrei farlo a pagamento questo Percorso (non Corso, ci tengo a ribadirlo), tuttavia preferisco fare quest’ esperienza in modalità gratuita fino a Dicembre 2018 almeno, perché ho bisogno di fare esperienza e ho bisogno di maturare ore di Tirocinio in Enti e/o Cooperative. La pratica e l’aggiornamento costante sono per me il primo criterio per una funzionale evoluzione formativa.

Conduco e faccio incontri anche di tipo narrativo, ludico e di esplorazione di sé, con l’ ausilio o meno del mezzo espressivo.

Dicevo, oggi è stata una fantastica esperienza. Ringrazio Stefania Catallo che mi ha ricontattata e invitata. Sono stata una sua Tirocinante, nel suo centro Marie Anne Erize di Tor Bella Monaca, per circa 6 mesi. Essere stata invitata a fare questo percorso, mi ha gratificata. Mi sono come dire, messa in gioco, un’ altra volta, davanti ad otto persone. E non è poco per me.

Mi sono sentita accolta dal Direttivo e dalle partecipanti. Amelia Ciampa è molto aperta e a mio avviso è una grande osservatrice. Le partecipanti sono molto avanti grazie alla loro consapevolezza. Mi sono sentita a mio agio. Ammetto comunque che all’ interno di me, avevo un po’ di timore, ero emozionata. Ho anche avuto un blocco di memoria per la troppa ansia da prestazione. Le partecipanti comunque mi hanno rimandato che ho una bella voce, rilassante, ho un bel modo di esprimermi ed esporre, ho una buona proprietà di linguaggio. “L’ errore” non è stato vissuto come tale, anzi mi ha resa, umana, alla pari e sul loro stesso piano. In sostanza non ho fatto una filippica, sono stata semplice, ho gestito bene il tutto.

Il tempo è stato difficile da gestire e da scandire, invece. C’ è chi ha finito prima, c’ è chi ha finito a metà, c’ è chi ha superato il tempo massimo. C’ è chi ha detto “mi sono presa tutto il tempo per me”. C’ è a chi è disturbato che io ricordassi quanto mancasse alla fine dei lavori. Il tempo può essere tuo alleato o tiranno. E’ significativo anche questo. Il tempo rappresenta i confini… E’ significativo… C’ è chi contava le caselle, i simboli da colorare… “ma quanti sono… ? ” 😉

Le artiste… hanno finito per ultime… 😉

Le partecipanti:

Per M: il silenzio connette. il suo cielo è blu tranquillità. Nel mandala risiede un vortice, la creatività.

Per P: Il tempo scandito, l’ ha disturbata. La creatività non ha tempo, dice. Il suo sole è luce, che non ha confini.

Per Mi: Il suo mandala, si intitola, Buongiorno Michela! Ha modificato il suo mandala. Lei modifica spesso il contesto, non si adegua. Michela si protegge, mentre il suo nucleo è delicato. Anche se c’ è stato un errore, è stata capace di modificarlo e poi di lasciar andare. Si è presa tutto il tempo di cui aveva bisogno.

Per Si: Il suo Mandala si intitola, Io sono. E’ passata dai pennarelli, ai pastelli. I colori: verde tranquillità. Il centro, è il suo cuore pulsante. Ha fatto un errore, non le piace, lo modifica. Lei ha visto tutta la centratura e i suoi colori, il verde radura soprattutto.

Per F: Il suo mandala si intitola, l’ infinito. Richiama un mosaico. C’ è una rosa dei venti che dà la direzione. C’ è il giallo dell’ energia. Colori a spirito e pastelli. C’ è inoltre un fior di loto e un cuore di panna…

Per A: Il suo mandala si intitola, Viaggio intorno al mare. Durante la centratura iniziale, prima dell’ esperienza espressiva, aveva visto un quadrato. Un quadrato che per lei era una prigione. Poi i due triangoli l’ hanno rilassata. E’ riuscita a rigirare l’ ostacolo. Amelia ha sempre un piano B. Il bianco è uno spazio, un ritiro rilassante per ripartire. Un tuffo per immergersi. Darsi la spinta e riemergere. Il mare, come morbidezza, come libertà, come autonomia.

Per A: Il suo mandala si intitola, Nuoto nell’ oro liquido. Nel cerchio lei si sente a suo agio. Il quadrato che la soffocava, ha spaccato i triangoli che per lei erano di vetro. Ha agito Angela, spaccando, spingendo il quadrato sui triangoli, durante la fantasia guidata. Il suo cerchio della vita abbraccia l’ infinito. Il mandala dagli spazi bianchi, per lei rappresenta la purezza, il candore, la trasparenza. Sembra il rosone di una Chiesa.

Una grande esperienza per me. Grazie di cuore e un abbraccio circolare a tutte sperando a presto!

Per saperne di più, clicca sui link:

Agevolatori – METODO MANDALA-EVOLUTIVO di Gabriella Costa

Dodici passi tra le mani per evolvere

La mia esperienza di tirocinio al Centro Antiviolenza Marie Anne Erize a Roma

Il fatto di cercare tirocini è già tirocinio!!!

Sarah ❤

Foto scattate da me al Centro.

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