Me lo sono riproposto più volte solo che non riesco a farlo. Mi chiedono spesso di propormi e di promuovermi. Solo che forse non fa parte di me e allora proverò a propormi e a promuovermi così:
Mi chiamo Sarah e sono un Artcounselor in formazione. Sono al terzo anno di formazione presso ॐ Accademia Danzamovimentoterapia Yoga-Danza Counseling & Arteterapie ॐ . In questo periodo mi trovo a confrontarmi con la realtà della futura ed eventuale professione che vorrò svolgere a tempo pieno o a tempo parziale. Ho una cliente personale con cui svolgere un tirocinio one to one. Siamo arrivate al terzo incontro e il suo obiettivo si sta delineando.
Svolgo tirocinio presso il Centro Antiviolenza Marianne Erize da settembre scorso. Sto entrando piano piano nelle dinamiche del Centro, con le dinamiche di chi lo frequenta. Mi trovo a confrontarmi con l’ arte visiva, con il teatro, il cinema, le sfilate delle spose della sartoria solidale del Centro, Mi trovo a confrontarmi con esperienze toccanti. Mi trovo ad ascoltare persone che “sfogano la loro rabbia aiutando altre donne” dopo aver consapevolizzato che maltrattare forse, non è più utile a nessuno. Come Marco. Perché anche chi maltratta ha un’ esperienza, una storia da raccontare.
Le Marocchinate a teatro – Un silenzio assordante
Mi trovo a confrontarmi, sempre nel Centro, con la Storia di Berardo, un italo-argentino, scampato alle torture nell’ epoca dei desaparecidos. Egli si dipinge come un angelo caduto dal cielo, quando riuscì ad approdare a Roma scendendo da un aereo che lo aveva trasportato. Un miracolo, non smette di dire emozionato. Lui ha 81 anni ne dimostra 60. E che forza che ha nel rivivere per noi questo racconto straziante. Io vedo la sua storia.
Mi trovo a confrontarmi, con Ivan Mattei, regista, sceneggiatore del corto Marie Anne. Un corto di poco più di 7 minuti, che narra le storie di 3 personaggi. 2 donne ed un uomo. Mi piace l’ idea dell’ incrocio delle voci. Mi piace che l’ uomo parli con la voce di donna, e la donna, parli con la voce da uomo. Come a significare che la violenza, è violenza. Che violenza è sia se si sfoga, sia se si riceve (se accetti di restare per paura ti fai violenza). La violenza è, anche quando non si vede. Non si vede come Marie Anne. Personaggio assente fisicamente, ma pur sempre presente. Non si può non percepirla. Il corto è accessibile a tutti ed utilizza un linguaggio molto semplice. Le immagini da sole parlano molto più dei dialoghi/monologhi stessi. Dalle voci, le emozioni emergono e fluiscono, si sentono.
Insomma, mi sto preparando grazie a questi 2 tirocini, a capire cosa potrò andare a fare con eventuali clienti. Posso comprendere in cosa, sono portata, e in cosa posso essere di aiuto. Mi sto accorgendo, che la mia migliore competenza tra tutte, è il sentire. Io sento le persone. Le vivo e le percepisco. La prova è, che grazie alle arti maggiori o minori, io vedo e sento le persone. E loro si affidano a me.
Sento e percepisco la mia cliente a 360 gradi. quando parla, il suo tono di voce, la sua postura, la sua persona. Io vedo la sua storia, la tocco con mano. Io utilizzo i miei sensi per collegarmi a lei. Per questo comprendo oggi mentre scrivo perché ho scelto di fare Art-Counseling. A me le arti aiutano a sentire le persone.
Il mezzo espressivo, non è da sottovalutare. Il mezzo espressivo, siamo noi. Il mezzo espressivo, è lo strumento che fa da connessione tra noi stessi e quello che veramente siamo. Il mezzo espressione è utile a me come Artcounselor per conoscere meglio te, ciente, e soprattutto è utile a te, per conoscere te stesso. Il mezzo espressivo, è lo specchio che ti illuminerà.
Fare esperienza, fare tirocinio, mi sta aiutando a capire e a consapevolizzare perché il Counseling (anche senza Art 🙂 ) sia un modo di essere. E’ un modo di essere poiché le mie relazioni sono migliorate e stanno migliorando in ogni campo della mia vita (lavoro, famiglia, amici, conoscenti, gruppi…) . Non sottovaluto nulla. Anzi attraverso il mio dolore, lo vedo lo accolgo, ci faccio pace.
Sto conoscendo persone nel mondo della disabilità. Persone che formano in queste associazioni, e con le quali vorrei collaborare, con altre ore di tirocinio lì. Mi piacerebbe confrontarmi con il mondo della disabilità. Condurre il laboratorio sui sensi che sto sviluppando. Vedere se questo potrà essere il mio stile. Insomma vorrei mettere insieme, arte, sentire e disabilità. Io lo ripeto ho una disabilità sensoriale (visiva), per cui sarebbe molto interessante confrontarmi con altre tipologie di disabilità. Ricevere dei feedback su come gestirli e su come condurli, questi laboratori.
Sulla carta mi trovo a dover fare 120 ore nelle associazioni, in cooperative. Sulla carta vorrei condurre un gruppo per 18 ore individuali. Per esempio portando in scena il Metodo Mandala Evolutivo di Gabriella Costa TM.
Insomma, questa è Sarah del 2018. Piena di progetti. Vorrei concludere l’ anno formativo nel migliore dei modi. Non solo per le ore che ho da fare, soprattutto per il piacere di spaziare e conoscere più mondi possibili dove portare il mio contributo personale. Io non amo tenere la serenità solo per me. Voglio che ne usufruiate.
Sono nel posto più adatto a me! Con pazienza…
Secondo voi ci si promuove così? 😉
Aspetto vostre.
Un abbraccio forte!
Sarah
Nota numero 2. Artcounseling non è Arteterapia… 😉
Agevolatori – METODO MANDALA-EVOLUTIVO di Gabriella Costa™
Ciao Sarah, buon giorno!
Se per promuovere (inteso come comunicazione tesa a farti scegliere rispetto ad altri Counselor) intendi far sì che le tue competenze vengano riconosciute e preferite credo che oltre quanto già fai, e bene, forse dovresti poter aggiungere dell’altro.
Ma credo che converrebbe parlarne in modo più approfondito e dettagliato in altro ambito (per evitare che magari alcuni suggerimenti ed idee possano essere utilizzati anche da altri).
Per ora un caro saluto con l’invito a continuare in questa direzione.
🙂
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La promozione non è mai stata il mio forte. Preferisco far vedere chi sono con i fatti e con quello che comunico con tutta me stessa. Come dire, non so vendermi, o forse non mi va neanche di farlo. Purtroppo il Sistema vuole così… In qualche modo troverò la formula per farlo. Ho sempre fatto a modo mio. Sono sempre andata controcorrente…. 😉 Grazie ne parleremo presto! 🙂
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