Quando nasciamo emettiamo un vagito. Quando nasciamo ci viene dato uno stimolo. Uno stimolo che ci permette di iniziare a respirare. Così, a piccoli passi impariamo a danzare al ritmo del nostro respiro e della nostra voce.
La voce è espressione del tutto. Uno strumento a corde che permette di far esprimere e vibrare la nostra anima. Un’ anima che si vuole accordare al nostro corpo, alla nostra mente. Siamo un tutt’ uno. Un tutt’ uno per mettere in scena la coreografia dei nostri bisogni. Quale sarà la nostra colonna sonora, lo capiremo in itinere.
Così mi faccio voce della mia anima, tra mille emozioni e mille sentimenti. Non è semplice il cammino. Non è sempre percorribile la mia strada.
I miei bisogni si fanno spesso ostacolo della mia stessa volontà del dire. Un nodo in gola. E poi soffoco.
Mi faccio madre mentre la bambina mi esprime i suoi bisogni. Tendo a vedere i miei, più che i suoi. Lei piange, si chiama Chiara, ma io non la ascolto sono più grande, lei è piccola non può capire, ancora. Se sono severa, lo faccio per lei…
Poi riprendo a respirare nel suo abbraccio e comprendo. Comprendo che i bisogni vanno espressi, vanno detti, vanno comunicati. E’ l’ anima che ce lo chiede. E’ la nostra voce bambina di un tempo, che lo richiede. E fa male mentre vuoi affermarti. Fa male. Urli battendo i piedi e i pugni. Poi, solo poi, capisco che tutto questo fa bene, fa bene al cuore, fa bene a me. A me che oggi sono una voce fuori dal cuore. Quello stesso cuore che ha fatto da cornice e da contenitore al mio vissuto.
Ascolto così la mia voce. La ascolto perché mi culla, mi fa sentire che ci sono, mi fa sentire che anche io ci sono. Accetto quei momenti no che la costringono ad attenuarsi. Accetto che il mio respiro si assenti per riflettere. Chiedendogli poi, di tornare. Non possiamo separarci.
Quando mi sento in armonia. Quando vibro all’ unisono con tutta me stessa. Quando canto il mio nome, io ci sono. Eccomi. Eccomi davvero. Sono Sarah giocosa. Sono Sarah scherzosa. Sono Sarah entusiasta. Sono Sarah che ha paura, che teme di non potercela fare e vorrebbe rinunciare. Ma quella voce fuori da cuore fa eco dentro me, non vuole che rinunci. Ed anche io sono in accordo, Non rinuncerò.
La mia voce è bella quando sono serena. La mia voce è bella con tutte le sue sfumature. Come è bella la voce di coloro che mi seducono, che mi avvicinano, che mi coinvolgono. Le mie orecchie sono i miei occhi. Io vedo le voci, vedo i loro colori. Vedo le loro sfumature.
Ora che riesco a vedere anche la mia voce così colorata, mi permetto di respirare e di sciogliermi, poiché ho trovato la colonna sonora della mia vita e a piccoli passi voglio proprio danzare!
Quando hai la fortuna di ricoprire un ruolo che si accorda perfettamente tra sfera personale e sfera professionale, puoi vedere e sperimentare sempre cose nuove. Poiché la crescita interiore, si riflette in quella esteriore. Ma ahimé questo può capirlo solo chi sa “vedere!”
Io ti supporterò, ti sarò accanto. Faccio il tifo anche per te! 😉
Non a caso scelgo Andrea Bocelli: