Il counseling del sentire

Il mio stile si sta formando, passo dopo passo, feedback dopo feedback. Tirocinio dopo tirocinio, formazione dopo formazione. Più degli altri comunque pratica dopo pratica, esperienza dopo esperienza. Insomma formarsi e prendere forma, okay, applicare nella quotidianità ancora meglio.

Cosa significa counseling del sentire. Significa che mi voglio specializzare in ciò che so fare ed essere meglio per me. Significa che voglio accompagnare le persone, attraverso le emozioni da riscoprire e le vibrazioni del corpo che hanno significato per ognuno.

Quello che noto nelle relazioni counselor – cliente, è che alla domanda come stai, il cliente fatica a trovare l’ emozione, il suo sentire. Dà poco spazio a quella voce interiore che è una guida da trascurare poco. Il cliente invece tende ad ascoltare la voce giudicante e sabotatrice della mente, che ha introiettato.

Il sentire si raggiunge tornando in contatto con se stessi. Chiudendo gli occhi. Respirando ed espirando. Si raggiunge centrandosi nel presente di quel momento. Il così detto Qui e ed Ora. Facendo pace con i propri conflitti, con le proprie frustrazioni ed accogliendole. Cos’ è stato funzionale prima? Cosa è ancora utile oggi? Sentire, sentirsi è accogliersi. E’ prendersi cura di ciò che è, oggi.

La relazione con se stessi è la primaria. Sentire, essere empatici con se stessi, permetterà di esserlo con l’altro. Rispettando se stessi, rispetteremo l’ altro.

Il sentire, quando autentico è una favolosa guida per raggiungere il nostro desiderio, la nostra missione. In pace con noi stessi, volendoci bene, avremo molto, più chiaro. Avremo una visione limpida di chi veramente vorremo, vogliamo essere.

Anche io come Lacan e Recalcati, penso che davanti al Giudizio Universale, sarei in grado di dire: sono riuscita a vivere l’ esperienza della mia vita secondo il mio desiderio. A volte sì, l’ ho soffocato. Poi in seguito sempre più da consapevole l’ ho ascoltato, lo sto ascoltando e va molto meglio. Mi sta guidando nel flusso. Perché la vita è flusso. Le emozioni sono flusso. Bisogna sentirle, bisogna ascoltarle. In modo da tornare a quella energia vitale dei bambini, di cui parla Lowen.

Il counseling del sentire, sarà una scoperta minima probabilmente, solo che ancora troppo pochi la sperimentano, non se lo permettono. Così ho voglia di contribuire alla ri-alfabetizzazione. Al ritorno a sé.

Un abbraccio.

 

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