Quante volte ci hanno chiesto: Parlami di te! Raccontami chi sei! Presentati in poche righe!
Come va quando accade? Come ci sentiamo? Ci presentiamo partendo dall” età? Dal ruolo? Dalle nostre esperienze? Ogni contesto una sua presentazione.
C’ è chi si presenta anche con una sola parola che in quel momento sente. Che lo rappresenta. Per esempio nei Gruppi di Crescita Personale.
Io mi diverto ormai da un po’ per rompere il ghiaccio, a dire… Mi chiamo Sarah con l” H finale. Mi rilasssa, mi diverte e noto un sorriso e della curiosità nell’ altro!
E tu come ti presenti? 😜
Questo il mio primo pensiero di questa mattina. Riflettevo su quanto sia difficile presentarsi. Poiché fondamentalmente noi, siamo tante cose. Siamo anche il nostro nome accorciato, fatto a mò di nomignolo. Siamo uno pseudonimo, siamo… Chi siamo?
Per questo molto spesso io prendo carta e penna, o sfioro la mia tastiera per, scrivere. Perché sono alla ricerca di chiarezza su chi sono. E scopro molto spesso che sono tante cose. Sono una fiaba, sono un racconto, sono le mie emozioni, sono…. Sono sempre io in tutte le mie sfaccettature.
Nel bisogno di scrivere c’ è molto. C’ è il fatto che se parlo non tutti ascoltano. E allora mi sbrigo a parlare. C’ è il fatto che a pochi interessa quello che dico. Sia per come lo dico che, per il contenuto. Sono pochi coloro che amano andare nel profondo. E allora scrivo, qualcuno leggerà. 😉
Parlare è un bisogno, ascoltare è un’ arte mi sembra dicesse Goethe. Io sto imparando ad integrare. Sto imparando ad ascoltarmi per così ascoltare in modo più efficace. Come mi sento quando mi parlo, quando scrivo? E quando parlo con l’ altro? Mi ascolto e ascolto i miei bisogni e quelli dell’ altro. E’ un grande allenamento. Soprattutto con persone che io chiamo Difficili, Difficili per me. Che confliggono che sono contro e non per. Che amano dibattere piuttosto che dialogare. Sto imparando. Poiché se l’ altro non cambia, io cambio il mio atteggiamento, il mio comportamento, la mia comunicazione. Sono responsabile. E se cambio, davvero ad effetto domino l’ altro si modifica, inconsapevolmente. Diceva Rogers, “E’ nel momento in cui mi accetto così come sono che io divengo capace di cambiare”. Lo confermo grazie alle mie esperienze. Di ieri e soprattutto di oggi.
Così mi accorgo che ho molti modi di presentarmi. Chi legge i miei blog, lo sa. Sono Sarah, sono una figura di supporto, sono un’ artcounselor… Soprattutto SONO.
Non sono ANCORA: una scrittrice. Non sono ANCORA: una artcounselor professionista. Non sono ANCORA una che ha un genere ben definito, vado a flusso. Oppure non faccio, ANCORA… Tra il FARE e l’ ESSERE, ci sono tante cose…
Come vedete ho messo NON. E ho messo anche ANCORA. Il cervello non contempla il NON, così io aggiungo ANCORA. Come l’ ancóra della nave per radicarmi. Come l’ ancóra di un’ immagine, di un segno, che mi coccola.
Noi possiamo presentarci in molti modi. Ne siamo capaci? Per me la risposta dopo anni di esperienza sul campo e su di me, dico sì. Tu cosa mi dici?
Spero: NON… ANCORA! ❤
Cosa c’è di vivo in te?