Qui e Ora – Psicoterapia autobiografica – Fritz Perls – Relazione

Si dà a Fritz Perls, psicanalista ebreo, di origine tedesca, emigrato negli Stati Uniti a 53 anni, la nomea di Padre fondatore della Terapia della Gestalt (figlia della psicanalisi), negli anni ’40. In realtà la progressione lenta della Gestalt, avvenne nel 1951 con Goodman che prese spunto dai dati di Perls.

In questa sua auto-biografia, Perls descrive se stesso, con grande coraggio e genuinità. Descrive se stesso così come è, nelle sue svariate sfaccettature. In questo testo è autentico e anche violento. Lui è, assieme al suo umorismo e la sua semplice ironia nel descrivere le cose e le persone. E’ persino creativo grazie all’ uso dell’arte poetica e i fumetti. Lo psicoterapeuta, Serge Ginger lo denominò anche per questo: l’enfant terrible.

Così Perls si racconta, qui, si descrive. Lui sa che ogni volta che un autore scrive, scrive comunque di sé.

Fritz Perls, scrive di se stesso e soprattutto per se stesso. Per vanità probabilmente. Ma una vanità che mette al servizio dell’Umanità per risolvere qualche problemino.

Lo psicanalista vuole riconoscimento? Vuole approvazione? Chi non li vuole…

Utilizza l’ironia Perls, scrive per noia. Senza la noia probabilmente questo testo non esisterebbe.

Di ciò che scrive Perls in questa autobiografia io lo riassumerei in questi brevi versi che a mio avviso lo descrivono in tutto e per tutto:

Dentro e fuori dal bidone della spazzatura

Io metto la mia creazione,

Che sia viva o moritura,

Sia tristezza o esaltazione.

 

Gioia e dolore che io ho avuto

Vorrò riesaminare;

Sentirmi assennato ed essere alienato,

Mi si accetti o mi si voglia rifiutare.

 

Robaccia o caos, giungete a un alt!

Invece di una sfrenata confusione,

Formate una sensata Gestalt

Nella mia vita a conclusione

(Fritz Perls “Qui e Ora” pag. 13 Sovera)

Osservo mentre leggo le parole che formano queste 3 quartine. Ci sono le rime. Ma ci sono soprattutto le parole. Il bidone della spazzatura. Chi è, Perls? Lui, contenitore di se stesso. La creazione di chi? Di Perls? I sentimenti di tristezza e esaltazione, di gioia e di dolore, a mio avviso lo rappresentano. Lui contenitore di tante cose. Egli vuole rivedere le cose, le situazioni. Sarà per questo accettato o rifiutato? Addirittura alienato? Perls vuole dare senso e forma a tutti questi sentimenti, stati d’ animo ed eventi. Vuole mettere ordine e si sa la creatività nasce dal caos.

Lo aveva, promesso… “Stavolta scriverò di me.” Lo ha fatto, in versi come in prosa. Tra viaggi concreti e viaggi interiori, in totale veridicità, tra un fumetto e l’altro, arrivando al lettore attraverso diversi canali: disegno, prosa e poesia.

Questo mi è piaciuto, un sacco!

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