Verso una psicologia dell’essere – Abraham H. Maslow – 1962 Relazione

Premetto visto che sto relazionando, che per me leggere questa edizione è stato particolarmente difficile, anzi stancante e faticoso, visivamente. Ho dovuto leggere con una lente che neanche bastava, avrei avuto bisogno di caratteri più grossi… Comunque… Magari l’ edizione ci potrebbe pensare… (Astrolabio),

Nel presente testo lo psicologo Abraham Maslow, contrariamente agli psicologi comportamentisti, che basavano gli studi sugli animali, e dei freudiani, che si concentravano sulle persone poco sane, egli porta la sua attenzione sulla visione dell’Uomo fondata su ricerche condotte su soggetti in salute.

L’ autore ritiene che “ciascuno di noi possiede una natura essenziale interiore”, intesa come insieme di tendenze innate. Tali istinti sono però deboli. Alcuni aspetti sono perciò rimossi. Da qui, nascono i bisogni insoddisfatti che nutrono il mal-essere a scapito del ben-essere. Insomma, non promuovono la salute.

Per Maslow la natura intima dell’uomo, non è malvagia, anzi è buona o neutrale. Gli istinti aggressivi, nelle persone sane, sono solo una reazione ad una minaccia latente.

Di conseguenza è meglio incoraggiare il centro intimo degli esseri umani anziché reprimerlo. È dunque necessario coltivare la spontaneità, il lasciar andare.

Per Maslow la salute passa per la gratificazione dei bisogni fondamentali, anziché per la loro frustrazione.

Le persone auto-realizzate per esempio, rispetto alle persone dai bisogni carenziali, hanno un loro modo di relazionarsi al mondo, di conoscere, di amare, sono più oggettive, più creative. Vanno verso le cosiddette peak experiences, quei momenti fondamentali dell’esperienza amorosa, o intellettuale, che rendono la vita degna di essere vissuta. Tali persone soffrono e sanno distinguere i problemi creati dagli Uomini, da quelli reali.

Un capitolo che mi ha colpito particolarmente rispetto ai temi principali del testo, citati poco più su, è quello sul bisogno e la paura di conoscere. È necessario per andare verso la guarigione, scavalcare le resistenze che una persona può provare e fare uno sforzo per conoscere in maniera onesta se stessa. Quindi andare verso la sua Verità. Un buon psicoterapeuta può aiutarla a svolgere questo passaggio. Il timore dell’ignoto e del vuoto, può provocare paralisi. Tuttavia, la fuga dalla conoscenza e dalla conoscenza di sé, sembra portare ad un senso apparente di conforto, sembra colmare il bisogno di sicurezza, in realtà, è una fuga dalla responsabilità personale come collettiva.

Così Maslow, raccomanda energeticamente agli esperti psicologi e ad altri operatori della relazione di aiuto, tutti, di contribuire ad un mondo migliore fatto di valori, magari attraverso la scienza umanistica, che rappresenta secondo Maslow, un modo estremamente buono di costruirlo. Ed io sono fiduciosa e grata, di far parte di questo progetto ancora oggi in atto.

Se possiedi solo un martello, tendi a vedere tutti i problemi come un chiodo.

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