Porte aperte – Esperienze che prendono forma

Qualcuno ha detto, dei foglietti, un colore e del movimento.

Sintesi dell’ Open Day svoltosi alla nostra Scuola Di Formazione, ADYCA asd.

Una giornata esperienziale servita a far vedere nel concreto cosa offre l’ Associazione. Una giornata dove l’ empatia, l’ accoglienza, e l’ ascolto, sono stati la cornice dei vari momenti.

Eh sì perché oltra a spiegare cosa è la formazione in ArtCounseling, è fortemente suggerito mettersi in gioco e fare esperienza. Attivarsi.

Mi viene da dire che noi ex allievi, abbiamo portato ognuno a modo suo, gli stili e le competenze che ci caratterizzano.

Da parte mia posso sentirmi soddisfatta. Come lo ripeto spesso, oltre ad essere stata cliente di una counselor, oltre ad amare la crescita personale, io mi sto mettendo in gioco nella ricerca del mio stile e nella conduzione di laboratori.

Come ho anticipato nel mio precedente post, sono in ricerca. Oggi mi sono basata sul sentire e sul bisogno da contattare. Sono riuscita a dare un senso, un obiettivo a quello che volevo far scoprire ai partecipanti. Ritengo di essere andata verso la spontaneità, senza fare troppe scalette. Perché il sentire, il flusso e l’ ascolto del corpo, è spontaneità. Il lasciarsi andare verso il contatto con il proprio bisogno, è autenticità.

Come dicevo oggi, nella nostra quotidianità, prendersi uno spazio personale, per se stessi è raro. Oggi ho proprio voluto far sperimentare, un momento per se stessi.

Qualcuno è tornato bambino, un altro ha contattato un dolore. Altri, si sono dati il permesso di giocare e ancora, di esprimersi. Esprimersi con parole scritte o ritagliate. Con immagini e figure significative. Tutte incollate su cartoncini colorati.

Il mio laboratorio s’ intitola, Raccontarsi attraverso le immagini. Cosa voglio per me ora/oggi. Un piccolo spazio dedicato al sentire e ai propri bisogni personali.

Ci sono state lacrime, ci sono stati abbracci e sorrisi. Ognuno ha dato un pezzo di sé.

Sono in formazione, sono in ricerca. Forse non rimarrò impressa, o forse sì. Quello che conta per me oggi, è come io riesca sempre più a dare significato a quello che mi disse, Pier Paolo Valerio (Coach, Counselor Formatore e …. ), la scaletta non ti serve. Lascia parlare la spontaneità.

Aveva, ha ragione. Lui 10 anni fa, aveva visto, qualcosa prima di me. Ho seguito il suo suggerimento. Gliene sono grata.

Il mio modello, la mia mappa si stanno creando. Si stanno facendo. Io sto diventando. Mi sto delineando.

Oltre la scrittura, vorrei sperimentarmi sul collage. Il visivo, comunica molto. E per me visivo e sensoriale sono una bella coppia. Anche se ho una bassa qualità della vista, comunque l’ immagine e i colori mi colpiscono molto.

Bellissima giornata di esperienza e condivisione, in un luogo che è, quello che scrive sul sito. Ovvero accogliente, flessibile, congruente e aperto ad altri punti di vista. Una base sicura, come il counselor.

Continua così la mia strada. Un percorso in costruzione…. Tra corpo, mente e cuore.

 

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