Tornare a se stessi

Ti sei mai chiesto cosa significhi “tornare a te stesso”? Ti sei mai chiesto cosa volesse dire Carl Rogers psicoterapeuta ed umanista, portatore del Counseling in Europa quando diceva; “Esiste un curioso paradosso: quando mi accetto così come sono, allora posso cambiare”

Cosa significa accettare se stessi? Cosa significa, poter cambiare?

Sono frasi estrapolate qua e là, sono frasi studiate sui libri, su alcune dispense, da ripetere a pappagallo?

Oppure sono frasi da praticare, su cui fare esperienza? Personalmente credo in quest ultima versione. Poiché io sulla mia pelle l’ ho provato. Sulla mia pelle e durante questi ultimi 7 anni. E ancora c’ è molto lavoro da fare.

Diciamo che nel momento in cui sento che sto accettando me stessa così come sono, mi sento leggera, libera e grata. Sono su frequenze energetiche benevoli. Mi sento in sincronicità e nel flusso con la vita. Sono presente e lucida a me stessa. Poiché mi accolgo in tutte le mie parti. Sono in armonia. E’ una bellissima sensazione. Probabilmente a volte ricadiamo nelle nostre abitudini, nei nostri modelli di vita acquisiti. Sono i condizionamenti che tornano a fare capolino. Se ne siamo consapevoli, lo accettiamo, lo accogliamo questo momento e poi ripartiamo.

Siamo fatti di tante parti dentro noi. Quando riusciamo a renderle armoniose tra loro, facciamo dei bellissimi passi avanti. Tutto è molto semplice. L’ importante è stare con quello che c’ è, accogliere e respirare. Il nostro corpo ringrazierà, i nostri vicini pure.

Tornare a sé, forse per alcuni è il lavoro e la missione di tutta una vita. Forse per altri sarà un toccare e fuga. Per altri ancora, magari sarà niente, un’ assurdità.

Tornare a sé, è un viaggio, dove sarà necessario superare ostacoli e superare se stessi. Sarà necessario cambiare prospettiva. Sarà necessario affidarsi.

Tornare a sé, sarà credere che qualcosa di molto più meraviglioso avrà inizio.

Tornare a sé, è pazienza, investimento, fatica e gioia.

Tornare a sé, è andare dall’ altra parte della paura.

Tu ci sei stato? Ci stai andando? Io ci sono… quasi… Dovessi metterci tutta la mia (qualità) della vita.

Un abbraccio.

Sarah ❤

“E proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da unaltra prospettiva, anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovrete provare. Ecco, quando leggete per esempio, non considerate soltanto lautore, considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice che molti uomini hanno vita di quieta disperazione.

Non vi rassegnate a questo! Ribellatevi!

Non affogatevi nella pigrizia mentale. Guardatevi intorno!

Osate cambiare. Cercate nuove strade.”

4 pensieri su “Tornare a se stessi

  1. L’ho letto due volte perché mi è piaciuto davvero tanto. Io sto provando a tornare verso di me, essere me stesso libero dai condizionamenti che un ragazzo potrebbe avere. In altre parole tento di essere un uomo che vive nel presente ben sapendo che dovrò affrontare mille ostacoli e imparare dagli errori del passato per essere una persona migliore. Mi ci sono ritrovato in quello che hai scritto.

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    1. Ciao e benvenuto. Intanto ti posso dire che chi non fa errori, non si muove. Se ci pensi – errori – , fa pensare ad errare, andare. Anche senza uno scopo preciso, intanto si va. I condizionamenti, ahimé li abbiamo ricevuti tutti. Sta poi ad ognuno di noi scegliere cosa farne. Un grande psicosociologo dice: Forse non sono responsabile di tutto ciò che mi accade, ma sono responsabile di cosa farci di ciò che mi accade. 😉 Jaques Salomé. Ti auguro una buona vita e intanto in parte sei consapevole di ciò che vuoi, ed è un buon inizio! 😉

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  2. Ciao. Essere se stessi è un’impresa di grandi dimensioni perchè occorre investire molto sul nostro “io” e bisogna avere un’adeguata conoscenza dei nostri mezzi. Valutare ciò che possiamo fare e ciò che non possiamo fare. La responsabilità di ciò che accade è proporzionale allla capacità di vedere le cose fuori da noi stessi. La consapevolezza e la conoscenza. Pilastri per fondare la rinascita.

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