Per Proust si viaggia per avere nuovi occhi… Vero e io dentro me sto scoprendo nuovi mondi!
Sto scoprendo le persone, le loro storie, le loro debolezze, i loro forse, le loro forze, le loro risorse. Sto scoprendo la congruenza, l’ incongruenza, la buona fede, la mala-fede. Sto scoprendo i modi comunicativi, filtrati, non filtrati, impliciti, espliciti. Sto scoprendo quello che c’ è scritto su carta e quello che poi in realtà si porta avanti. Sto scoprendo che ognuno con un minimo sforzo potrebbe portare un contributo nel mondo. Prima nel suo, poi nella comunità.
So bene che mi sto ripetendo in questo post. So bene che ognuno ha delle visioni, delle credenze, dei filtri, e dei condizionamenti. So bene che io posso solo vivere la mia vita e non quella di qualcun altro. Tuttavia so anche bene che mi sto facendo un mazzo per raggiungere il mio obiettivo più profondo. E probabilmente qualcosa ancora di più. Voglio andare oltre.
Credo di avere nuovi occhi, dopo la scoperta e il superamento, della cecità emotiva. Credo di aver cambiato prospettiva, punto di vista. Credo di aver dato spazio al mio sentire. Credo che la formazione in Artcounseling oltre che una forma di azione sia un lungo viaggio che, sta prendendo forma. Io, sono una nuova forma.
I conflitti interiori ed esteriori che sto vivendo, mi stanno aiutando molto. Poiché oggi li vedo, oggi me ne prendo cura. Fare luce su quei punti bui e ciechi, aiuta. Capisco perché ho una vista parziale, volevo vedere il bello, mentre esiste anche l’ assenza di bello. Ammesso che esistano questi due estremi. A ognuno il suo significato.
Ho sempre voluto dare un senso, sin da piccola. Un senso a quello che mi capitava. Ancora oggi, ho bisogno di farlo. Per me fare esperienza e metabolizzarla da senso, senso alla mia vita.
La formazione per me è esperienza, è pratica. Posso leggere tutti i libri che voglio, fare mille, corsi, guardare un milione di video, ma l’ esperienza non ha prezzo, solo valore. La comunicazione tra me e me sta migliorando, perché la relazione tra me e me sta migliorando. Ricordiamoci che tra una me e un te, c’ è un terzo: la relazione. E relazione è legame, che ci porta ad agire insieme. Bisogna però partire da sé. E’ nostra la responsabilità.
Mettere in comune apertamente. Onestamente, con calma e pazienza. Includendo sempre più persone, varie e diverse.
Infondo il mondo è bello perché vario no?
Guardate questo giardino Giapponese, vi sembra monotono…. Colori, varie piante e vari fiori… E’ bello perché vario. Anche noi abbiamo molti colori, le nostre energie… Insieme saremmo tanti arcobaleni della pace …

Vorrei tornare a suonare in accordo ed in armonia con sempre più persone.
Ora scusatemi, proseguo il mio viaggio musicale… ❤
Sarah.
«La tristezza è come un muro tra due giardini»
K. Gibran.
«In questo migliore dei mondi possibili, tutti i fatti son connessi tra loro. Tanto è vero che se voi non foste stato scacciato a gran calci nel sedere da un bel castello, per amore di madamigella Cunegonda, se non foste capitato sotto l’Inquisizione, se non aveste corso l’America a piedi, se non aveste infilzato il Barone, se non aveste perso tutte le pecore del bel paese El Dorado, voi ora non sareste qui a mangiar cedri canditi e pistacchi».
«Voi dite bene», rispondeva Candido; «ma bisogna coltivare il nostro giardino».
Voltaire – Candido, o l’ottimismo (Candide, ou l’Optimisme),
Splendido post, come sempre! 🙂
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Grazie! 😉 😉 😉
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Grazie a te per la risposta! 🙂
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