Un po’ come la pasta della pizza, un po’ come il ragù, dei vecchi tempi che, furono, lascio riposare e macerare il necessario. Così metabolizzo. Metabolizzo l’ esperienza delle cose che faccio e delle cose che imparo. Non sempre mi accade quello che vorrei ormai lo so. Accade quello di cui ho bisogno. Sto cambiando, sto trasformando, corpo, mente e spirito. Il mio modo di fare è cambiato, i miei gesti sono cambiati, la mia postura lo è. Come dire una forma di sicurezza in più. Come a dire sono più matura di prima. Sto tornando a me.
L’ esperienza nelle piccole cose sta dando i suoi frutti. Non sempre riesco ad essere paziente, eppure ogni volta che accade, le cose belle per me, arrivano. Non sempre riesco a non cadere in frustrazione, eppure nella successiva lucidità mi riprendo e vado avanti. E’ molta la mia ricerca in questi miei giorni di ferie. Una ricerca interiore ed una esteriore. Una ricerca su progetti presenti e una ricerca su quelli a lungo termine. Restando quanto più possibile misurata. Ovvero cerco di non fare il passo più lungo della mia gamba.
L’ esperienza di questi giorni sul campo e sui libri mi gratifica, perché la teoria senza la pratica non è concepibile oramai per me. E’ diventata una necessità leggere, capire, vedere, sentire, fare, praticare, assaporare, respirare, toccare… E’ speciale tutto questo. Almeno per me.
E’ un processo molto lungo, è una strada molto tortuosa. Lo so, ne sono consapevole. So anche e lo ripeto che è quella giusta per me. Bisogna avere pazienza, bisogna accogliere, bisogna fare con quello che c’ è. Solo l’ esperienza potrà aiutarmi in tutto quello che ho voglia di fare. Questo mi piace, mi attrae, mi motiva. E’ molto bello questo viaggio interiore. E’ molto bello. A volte faticoso, a volte snervante, ma ne vale l’ attraversata. Saperci vedere la bellezza è magia!
Una persona è un processo fluido, non un’entità fissa e statica; un fiume fluente di cambiamento, non un blocco di materiale solido; una costellazione continua di potenzialità, non una quantità fissa di tratti.
La vita piena è dunque un processo, non uno stato. E’ una direzione, non una destinazione.
Carl Rogers