In questo week end formativo, ho capito molte cose. Ho capito cognitivamente e sentito fisicamente che, sono sulla strada giusta. Che la scalata verso la mia formazione non è solo in discesa, ma è anche l’ altra faccia della medaglia: la salita.
Non si può sempre essere accolti alla volemose bene. Non si può essere sereni. Non si può essere sempre pronti a ricoprire un ruolo. A volte in questa lunga strada ci sono dei sassi, che come macigni ti fanno inciampare.
So perfettamente che io sono precisa, che do retta alle regole. So bene che sono una persona normativa, che ama prendere sul serio le cose. So bene che sono tutto questo. So anche, che in tutto quello che faccio, io ci metto: cuore, anima e passione.
La professione di counselor, non è un lavoretto così tanto per dire… E’ un lavoro dove l’ aggiornamento e la formazione è costante e continua. E che se a volte non ricevi il riconoscimento che ti aspettavi, ci puoi stare.
Non sempre tutto scorre come si vorrebbe e allora bisognerebbe prendersi la responsabilità ed avere il coraggio di passare all’ azione per capire come cambiare la situazione che non ci piace. E’ necessario dire. Dire, dire, dire! Esplicitare, non saltare a conclusioni affrettate e soprattutto non dare per scontato nulla! Perché chi ci ha accolto per ore e ore infinite, a volte può essere, stanco e affaticato. E forse è proprio in quel momento che avrebbe bisogno di pazienza!
Pazienza, una parole che mi richiama vari sensi, vari significati. Io ci associo: calma, respiro e silenzio. A volte, la pazienza è la virtù dei forti. Forti nel senso di forza, di resilienza. Forti come la forza per cambiare una situazione che magari non ci piace.
Io credo molto nell’ Umanità dell’ Uomo. Credo molto nel per-dono (non inteso nell’ accezione cristiana). Credo molto nel dare la possibilità di donarsi un’ altra volta. Credo molto nella fiducia che un essere umano può donare, o sperare ogni tanto di ricevere.
Ci vuole pazienza. E pazienza non significa assenza di rabbia. Pazienza significa ascoltare l’ emozione che lascia spazio al sentimento. Pazienza è, avere il coraggio poi, di passare all’ azione. Bisogna farci qualcosa con la sensazione fisica che risentiamo, per cosi passare all’ agito.
Io so di cosa parlo perché ho lavorato molto sulla mia rabbia con la mia counselor (per me è sempre attuale anche se con lei ho finito il percorso). Ricordo ancora il metodo per scaricarla, una mazza da base ball da sbattere su un cuscino. La rabbia è energia, va usata bene.
Io so di cosa parlo, perché convivo con una problematica visiva che mi ha messo molti limiti davanti. Io non mi sono mai rassegnata e mai messa limiti. Anzi forse è proprio grazie a questo handicap che ho sviluppato l’ empatia, e la capacità di sentire, la capacità di vedere oltre. Forse è il caso di dire che mi sono armata di santa pazienza!
Il bisogno e il desiderio, ci muovono. Ci spingono ad agire. Il mio desiderio più grande è sempre stato aiutare le persone. Sempre, e ho capito che questo desiderio prima era un bisogno. Oggi si sta trasformando in desiderio. Un desiderio procrastinato che sta prendendo forma. Che sta prendendo qualità. Un desiderio che si sta affinando. Io non aiuterò le persone. Io diventerò counselor per il semplice fatto che mi piace passeggiare. Mi piace accompagnare. Sono passata dal bisogno al desiderio. Grazie alla consapevolezza. Grazie a chi a sua volta mi ha e mi sta accompagnando.
Ci vuole pazienza. Ho imparato ad aspettare. A me l’ attesa non piace. E allora mi sono chiesta, cosa ci faccio. Cosa mi succede quando aspetto qualcosa che non arriverà mai? Come posso trasformare questa situazione? Per esempio guarirò mai dalla cattiva vista? Poi mi sono detta, invece di sprecare tempo ed energia in qualcosa di insicuro, di incerto, prendi il tuo tempo e sfruttalo. E poi chi lo ha detto che è cattiva? 😉
Cosa ho fatto? Come sono passata all’ azione? Ho impiegato il mio tempo a fare quello che amo. Aiutare le persone in maniera costruttiva, essere di supporto. Ho imparato ad amarmi e ad essermi di supporto!
Ho imparato a diventare un’ aspirante counselor. Nell’ attesa che il desiderio che si sta dilatando nel tempo, si realizzi.
Insomma un week end pieno di stimoli e di opportunità da sviluppare. Siamo in crescita no?
Ci vuole pazienza!
Grazie Stefano Zoletto per la tua professionalità. Per avermi fatto toccare con mano, la pazienza. Oggi per me era morbida. La tua lezione è stata originale, e mi hai fatto tornare bambina. Grazie! 😉 Mi hai trasmesso pazienza con la coerenza dei tuoi modi, e la tua voce accompagnava bene il tutto, con un tocco leggero.
Grazie Gabriella Costa per aver scelto un docente che trasmettesse davvero tanto con le sue esperienza.