
La testa appoggiata sullo schienale del Freccia Rossa Roma – Napoli, e lei già sognava.
Si addormentò.
Un mondo diverso avrebbe voluto, lei. Un mondo dalla quale riprendere fiato, rigenerarsi. Troppo stress in quest ultimo periodo. Troppo si diceva, sì troppo. Aveva bisogno di rilassarsi del tutto. Di staccare la mente.
E così accadde.
Sì svegliò all’ arrivo a Napoli. La frenesia della gente. Il baccano delle grandi città. La corsa verso un taxi libero direzione aliscafo (Alilauro). E che corsa! La guida napoletana mette le ali, non ha paragoni!!! Biglietti fatti, la sua amica e lei si sedettero ad attendere. Erano sempre le solite. Tutto fatto con grande anticipo. L’ aliscafo arrivò roboante. Passeggeri a bordo. Lei finalmente cominciava ad assaporare il profumo fresco e frizzate della vacanza. Via le tensioni, via i pensieri.
Ischia, erano dirette ad Ischia. E lei era già contenta. Finalmente avrebbe trovato l’ Isola, l’ Isola che c’ è!
Un’ isola si sa è circondata dal mare. Ma Ischia è speciale. La gente è speciale! Ed è tutto così speciale che, le cose anche quelle più immobili e rigide, ti parlano. La luna ti parla, la pineta ti racconta. Ti parlano della storia, dei borghi antichi. Di Zingare e Pescatori. Dei Saraceni e di un Castello, Aragonese per giunta. Il mare ti parla, ti racconta la sua storia, ti fa respirare profumi antichi e memorabili dell’ isola, dell’ isola che c’ è.
Lei era serena, la sua amica forse di più. Lei era frizzante proprio coma la Vispa Maria Teresa e sua cugina, Teresa la piccola. Coloro che gestivano il piccolo bed and breakfast La Vispa Teresa Bed and Breakfast.

Maria Teresa, venne loro incontro. Che gentile era stata a venirle a prendere con la pandina color rosso ruggine, pratica per ogni circostanza. Che allegria e accoglienza, stava loro dimostrando. Si sentivo a casa, seppure ne era lontana. Arrivate al B&B, trovarono Terry la piccola, ad accoglierle. Anche lei sorridente, ma più paciosa, rispetto all’ uragano Maria Teresa. Insieme comunque erano una forza. Proprio come la sua amica e lei.
Dopo essersi rinfrescate un po’, Sarah e Mila, decisero di fare due passi verso il centro, per iniziare a prendere contatto con il luogo. Fu subito amore a prima vista per Sarah. Tutto intorno a lei, c’ era ad abbracciarla il mare. Lei adorava il mare, di giorno, all’ alba, al tramonto. Il sole che baciava l’ acqua la rendeva felice.

Camminarono un bel po’ passando da Ischia Porto ad Ischia Ponte, la parte più antica. piena di borghetti e negozietti artigianali. Ma un negozio le colpì, quello indicato, consigliato fortemente da Maria Teresa, ovvero: Le moire . espressioni creative . che armonia, che sintonia, quanta creatività! Si sentiva nel contesto giusto! L’ energia le piaceva. Poi Elena, colei che gestiva il negozio, si fece trovare molto paziente e sorridente, quando la mia amica le chiese se poteva farle vedere alcune delle sue creazioni. Sì perché dobbiamo ammetterlo si addicevano proprio a quel contesto!

Un contesto particolare. C’ era qualcosa che la unisva a questo posto, lo sentiva. Dopo qualche gioro, Sarah scoprì che Elena aveva gestito una libreria, per qualche anno. Il suo sogno il sogno di Sarah. chissà. Intanto lei continuava a sognare. La rendeva serena farlo. Soprattutto quando ne avrebbe scritto uno vero…

La vacanza delle due amiche, continuava, curiosando qua e là. Degustando i vari piatti. La bruschetta ischitana, la zingara, la spigola alla Mario, i calamari al pomodoro, il rucolino, liquoroso, il limoncello… Ce n’ era per tutti i gusti! E ancora, colazione da Calise. Gelato a Vittoria Colonna. Passeggiata a via Cortese… Passare poi per Santangelo e Forio in corriera, girando magari tutta l’ isola tra un tornante e l’ altro!

Se si va da Mario poi… Ristorante da Mario , le emozioni si susseguono

Oltre al cibo, molte altre erano le cose che Sarah amava lì. Ebbene sì, vedere dal vivo le strutture, gli hotel, i B&B che lei chiamava per telefono dal lavoro. Vedere dal vivo, rendere concreto ciò che si fa è bellissimo. Aveva avuto l’ occasione di conoscere Maria Teresa. Conobbe anche Anna del Hotel Parco Cartaromana. Il gestore del Villa Antonio, e dell’ Eugenios. Capì dov’ erano ubicati il Floridiana, il Grand Hotel Regina Palace…. Vide l’ Hotel Pineta. Insomma scoprì un po’ le realtà delle persone, e dei loro lavori.
E’ bellissimo capire, curiosare, osservare. Vedere i pescatori tornare da una nottata/giornata di pesca. Un ruolo così faticoso, ma così semplice ed umile allo stesso tempo. Un lavoro che rilassa, che forgia. Che insegna a conoscere il mare, il vento, il loro linguaggio.
Lei ogni tanto si perdeva tra l’ azzurro del cielo e quello del mare e pensava a tutto quello che aveva sempre cercato. Cosa cercava’? La semplicità, l’ accoglienza, l’ entusiasmo… Ma non l’ aveva già in sé vi starete chiedendo. Sì ma aveva bisogno di sapere che altri come lei volevano trasmetterle. E lì non si sentiva sola.
Ogni persona che incontravano, aveva una storia:
C’ era chi ringraziava e pregava, per il lavoro che aveva, anche se faticoso, ma era felice, amava la sua famiglia e questo bastava. Il sacrificio valeva la pena.
C’era chi aveva deciso di cambiare vita, di cambiare storia e magari di accompagnarla con pensieri profondi.
C’ era chi aveva deciso di donare e trasmettere l’ amore per la propria terra creando oggetti sfiziosi provenienti da ogni tipo di espressione d’ arte.
C’ era chi nel cibo rifugiava il suo sapere fatto di emozoioni e colori.
C’ era chi apriva le porte per accogliere i viandanti come un tempo e aiutarli a vivere al meglio la loro permanenza.
C’ era chi diceva: “So’ 3 crodini!” . E chi si comportava sportivamente..!
E poi c’ era lei, che aveva ritrovato quella forza interiore fatta di tutte le storie raccontate da quella meravigliosa gente. Sì perché lei amva i colori, i sapori. Amava accogliere, aiutare. Amava creare e sperimentare. E forse chissà un giorno si sarebbe decisa a cambiare totalmente vita. Intanto per il momento, aveva deciso di scrivere, scrivere tutto quello che aveva dentro. Qualcuno avrebbe letto,

Qualcuno avrebbe capito. Qualcuno avrebbe capito che per lei l’ importante non era per forza fare qualcosa. Andare per forza in un posto specifico. L’ importante per lei era conoscere e condividere con le persone quello che potevano offrire. Una risata in compagnia per esempio, anche se non ci si conosce fa più bene che qualsiasi cosa che vada di moda.
Sì, qualcuno l’ avrebbe capita. Lei lo sapeva!

Le foto sono state scattate da me!
Ci sono stato è un luogo incantato. Buona serata.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Magico 😉 !
"Mi piace"Piace a 1 persona
Di solito amo più il fresco del nord Europa che la calura del Mediterraneo. La tua descrizione di Ischia e delle sue atmosfere, però, mi ha fatto venire voglia di andare su “quell’isola che c’è”. Complimenti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille! Se puoi vacci, ti troverai benissimo Norberto, ne sono certa! 😉
"Mi piace""Mi piace"
Concordo con tale Norberto, la mia avversione per il sole e l’attrito del sale sulla pelle mi rende intollerante alle vacanze al mare. I ricordi da bambino sono sfregiati dalle “scottature” recenti. Ma l’atmosfera marittima, specialmente di sera, è la mia Madeleine di Proust, dai tempi di Mentone e Scoglitti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Gualmonte ti comprendo, ma sappi che Ischia può offrire molto altro: passeggiate per i sentieri, nella natura, tra le pinete, tra i borghi e lo shopping. Tra artigiani, pescatori e gente genuina come il pane, ti troveresti bene! 😉 Grazie per il commento d’ autore! 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Da Ischitana questo pezzo mi ha emozionato! E in effetti, come di Sarahmaria, Ischia non è solo mare e sole. E’ ancora l’isola verde. Venite. Vi ci porto io in collina.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Allora quando ci torno ci andiamo insieme! 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
😉
"Mi piace""Mi piace"