
Oggi come tante altre volte accade, quando tutti liberi da impegni, sono andata in gita con i miei genitori verso il nord del Lazio. Tuscania e poi Marta. Era una giornata molto bella. Cielo azzurro, aria frizzantina. Un 8 dicembre di quelli magici. I paesini stavano allestendo i mercatini di Natale. Passavo con la macchina tra loro, tra il verde, marrone e rossiccio della natura, della campagna.
Un profumo di legna bruciata aleggiava nell’ aria durante la nostra passeggiata post pranzo. Ad un certo punto, a Marta, un coro di bambini intona canzoni di Natale. Gli elfi e babbo Natale si accingono a far spazio ai bambini e ai loro desideri depositati nelle letterine. Guardo per un attimo papà. Sembrava tornato indietro nel tempo. Occhi lucidi e sorrideva come un bambino. Tra la folla e le luci intona anche lui qualche canzoncina. E’ bello, penso tra me e me, vederlo così. Allora non è vero che pochi si ricordano di essere bambini… A volte accade e questo mi piace.
I miei genitori, spesso mi dicono che bisogna essere forti, grandi che, non si piange quando si è adulti…. Io non so più se ci credono fino infondo oramai. Oggi sembravano loro i piccoli. Ancora affascinati dalle luci e dalla festa del Borgo, a Marta.
E’ stata una bella giornata, oggi. Frizzante, rilassante. Fatta di confidenze, ricordi e piccole gioie condivise. Rivedere in papà gli occhi di un bambino, mi fa pensare che Pascoli avesse abbastanza ragione. Vige un fanciullino dentro ognuno noi. Solo che pochi se lo ricordano aggiungerebbe Antoine de Saint E’xupéry.
Ci voleva! ❤ La forza risiede anche nella fragilità! Bella consapevolezza oggi. 😉
Che bel post Sarah! Con quanto amore hai descritto tuo padre
"Mi piace"Piace a 1 persona
❤
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai guardato con occhi da bambina oggi che sei adulta.
Una bella storia di famiglia e di amore.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Verissimo!!! 😉
"Mi piace""Mi piace"