Il bisogno di raccontarsi – O non è mai ciò che sembra!

Tra un mesetto andrò ad un evento sulla scrittura. In questo evento c’ è la dicitura che dice presso a poco così: Esploreremo tra le altre cose, il bisogno di raccontarsi…. 

Che dite…. non potevo non dare la mia adesione. Oppure potevo solo che dare la mia adesione. Il non il cervello non lo contempla. Meglio parlare per affermazioni! 😉

Ebbene sì, il mio bisogno sin da quando ho imparato a parlare e poi a scrivere è stato proprio quello di raccontare/mi. Mi faceva, e mi fa star bene, sono in sintonia con me stessa. Sono uno, nel flusso delle mie cose da dire. Sono in armonia. Sono musica, dove ogni parola è una nota, che forma una dolce melodia.

Ne ho bisogno. Anche adesso. Non vedevo l’ ora di tornare a casa per farlo. Ogni volta che posso scrivo su un quaderno, su un blocco. Voglio ricordarmi ancora, come si scrive a mano, in corsivo e in stampatello. Ho bisogno di scrivere. Ho bisogno di raccontare.

Le persone continuano ad osservarmi, non comprendono, non mi comprendono. MI chiedono che cosa faccio, che lavoro svolgo. Sono inqualificabile? Mi piace fare molte cose? Ho molti interessi? Ho svariate competenze trasversali? Probabilmente la risposta a tutte le domande, è semplicemente: Sì!

Io amo imparare, studiare, esplorare, capire  e poi fare, sperimentare. Faccio poco o niente? Mmh… chi giudica spesso non conosce le storie altrui. Ognuno ne ha una personale. Per me l’ importante sono i fatti. E’ l’ esempio. Cosa faccio io nella vita? Supporto e sperimento. Mi metto in gioco tra comunicazione e relazione. Cerco di sviluppare le doti che ho ricevuto in dono. Almeno quelle che conosco per poi fare emergere quelle sconosciute.

MI piace provare, se e quando me la sento. Mi piace quello che magari a pochi piace. Io sono cambiata nel tempo, ho altri interessi. Quello che non è cambiato, è il bisogno di raccontare, il bisogno di raccontarmi.

A volte mi sento giù… e va beh… passerà, ormai ho gli strumenti per uscirne… Io voglio seguire la mia strada che sento come giusta per me.

Io sono fatta per cose diverse, non per le convenzioni. Io ho sempre fatto diversamente. Perché mi andava e mi va. Sento che va bene così. Lo sento proprio. Visionaria? Forse. Anzi e perché no?

Chi giudica dovrebbe prima mettersi nei panni altrui. Sperimentare la storia del giudicato. E soprattutto averne meno paura. Si ha paura dell’ incognita, del diverso e del differente da sé. Tutti giudichiamo, ma almeno facciamolo consapevolmente. Può insegnarci qualcosa. Soprattutto su di noi.

Sono sicura che il mio lavoro lo svolgo bene, perché mi piace. E quando ami ciò che fai, lo fai con passione e bene. Non vedi neanche più le minacce e i pericoli. Ti sei affidato/a.

Io ho bisogno di raccontare/mi…. Per tutto il resto, non è mai ciò che sembra.

Andare oltre è la chiave per superare i nostri limiti. Ed io modestamente oltre ad andare, vedo oltre.

Tu di cosa hai bisogno?

“C’è un momento nel corso della nostra vita, in cui si sente il bisogno di raccontarsi in modo diverso dal solito.” “Capita a tutti, prima o poi …. da quando forse, la scrittura si è assunta il compito di raccontare in prima persona quanto si è vissuto e di resistere all’oblio della memoria….” (Duccio Demetrio – “Raccontarsi” ).

Sto leggendo Malefica – Maura Gancitano … Stupendo!

 

2 pensieri su “Il bisogno di raccontarsi – O non è mai ciò che sembra!

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