Il counseling è una professione della relazione di aiuto. E’ un processo di crescita personale. Favorisce la promozione della salute, del ben-essere e migliora la qualità della vita in un momento di difficoltà o di impasse.
Il counseling è applicabile in molti ambiti: sanitario, aziendale, religioso, collettivo, individuale… Il counseling è inoltre possibile nell’ ambito scolastico. Le competenze che sviluppa e che acquisisce il professionista, il counselor, sono trasversali. E’ possibile quindi applicarle in vari settori.
Tuttavia è necessario conoscere il contesto, i bisogni del contesto e la richiesta degli individui. E’ una professione molto delicata, va trattata con cura, va capito fino a dove ci si può spingere per non sconfinare con le altre professioni che si occupano con approcci diversi, della relazione di aiuto.
Per esempio ho compreso meglio oggi, che la differenza tra il counseling e il coaching, è molto sottile. Il coaching valuta insieme al cochee cosa fare per raggiungere un obiettivo. Il counselor insieme al suo cliente, fa attenzione al particolare bisogno che porta il cliente a scegliere un determinato obiettivo. Grazie alla formatrice e counselor Francesca Coddetta e gli altri corsisti, ho potuto sperimentare attivamente tra teoria, esperienze e condivisione, cosa succede quando si crea un progetto per fare counseling in una scuola.
Chi sono i destinatari? Ho la possibilità di scegliere il setting strutturale e relazionale? Il setting posso sceglierlo io e gli orari? Sono tenuta a chiedere permessi e a chi? Quanta libertà ho per sistemare il luogo? Il clima che offro al cliente è protetto, sicuro? Sono affidabile? Come comunico con e al cliente? Riesco a percepire se posso prendermi cura del richiedente, o forse è meglio inviarlo ad un professionista con competenze più specifiche?
Mi trovo a dire che è stata una mattinata molto produttiva. Ho chiarito, ho messo ordine. Ho capito come creare un progetto. Ho compreso cosa vuol dire captare i bisogni dei clienti. Ho sperimentato, simulando come e cosa poter valutare. Io apprendo molto con l’ ausilio dell’ esperienza. La teoria è utile insieme all’ attivazione. Almeno così è per me. Mi sono sentita accolta in aula. La formatrice è molto accogliente, ha una voce calma e calorosa. spiega in maniera efficace. Teoria accompagnata da esempi concreti. Dà la possibilità di porre domande e chiarire quando non sappiamo formulare in maniera funzionale. Mi è piaciuto ricevere il materiale che servirà a fare chiarezza, a mettere ordine quando affronterò tirocini e la promozioni di me.
Se ho chiaro cosa voglio trasmettere, i richiedenti sapranno cosa posso offrire loro. Io nello specifico voglio specializzarmi in artcounseling con l’ ausilio delle emozioni e dei sensi (5+1), poiché credo che il bisogno primordiale sia tornare in contatto pieno con se stessi. Soddisfacendo i bisogni base (piramide Maslow), credo che il resto verrà da sé.
La vita è un flusso, va da sé. Riscoprirla e riprendersela è possibile.
Con questa formazione credo di dare inizio ad una chiusura (Gestaltica), per fare pace con la Scuola. La Scuola della mia infanzia, la scuola delle fasi, da bambina ad adolescente, che per me non è stata benevola. Non mi ha supportata. Anzi mi ha fatto sentire inadeguata. E’ chiaro che ho nel cuore alcuni maestri ed insegnanti, tuttavia aveva vinto la mia tristezza e la mia rabbia in quell’ ambiente per me minaccioso. Non mi sentivo accolta e ascoltata. Ero piccola, giovane, indifesa, ancora…
Ogni cosa che la vita ci offre, secondo me va presa come un’ opportunità. Il counseling offre un’ altra visione della realtà. Il counseling è un’ opportunità per diventare consapevoli dei nostri meccanismi, i nostri modelli di comportamento. Ci consente di cambiare il nostro copione di vita. Il counseling è un processo, bisogna avere pazienza.
Sono Sarah, un’ artcounselor in formazione. Credo nella coltivazione delle nostre vite, credo nella cura che abbiamo nell’ annaffiarci come una piantina, quando necessario. Ogni pianta la sua acqua. Credo nella scelta di amare se stessi e l’ Altro. Credo che sia possibile riaccendere la fiamma della benevolenza. Credo nel gioco, nella curiosità esplorativa, dei bambini. Credo nel divertimento per sdrammatizzare con ironia.
Grazie Francesca Coddetta. Grazie aula!!! ❤
Io e gli altri – Francesca Coddetta counsellor
Penso che il counselor sia una professione che fa emergere i lati piu’ positivi di una persona aggiungendo valore alla propria carriera e alla propria vita.
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E’ proprio così Harley, è una bellissima esperienza da vivere!
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