Velocità, quantità, tempo, scorciatoie, fare il compito…
Mi sembra ovvio che oggi vorrei parlare di spontaneità. Ovvero fare le cose per farle, semplicemente, per farle. E non perché ci sarà un premio per forza. Ovvero non mi piace l’ idea che a ogni stimolo corrisponda un premio. Come gli esperimenti di Pavlov e Skinner. I condizionamenti, lasciano il tempo che trovano, tolgono, limano, la spontaneità.
Oltre alla spontaneità aggiungerei la motivazione. Ci vuole tanta motivazione. Per vincere un premio? Forse, la serenità personale. La soddisfazione interiore. La gioia negli occhi. Io per esempio ne sento tanta. E’ questa motivazione che mi ha portato molto avanti nella vita. Voglio capire, voglio sapere, cerco risposte, cerco situazioni nuove anche se m spaventano, ma le cerco. Cerco di vedere l’ opportunità nella momentanea minaccia. Cerco di essere obiettiva. Vado avanti nonostante a volte la mia motivazione cali. A volte cala, sì. Mi sento demoralizzata. E allora mi fermo, mi ritiro e sto in silenzio. Ho bisogno di nutrirmi, di ricaricarmi, Ho bisogno di fare nulla, o solo quello che mi piace.
La motivazione va coltivata, va annaffiata e curata. Se a volte se ne va è bene lasciarla andare, poi torna. Sì sì lo so bene.
Ho sempre avuto molta forza sin da bambina. Non mi sono mai persa d’ animo, neanche durante dei periodi bui, e un po’ tristi. Dico questo perché una gran cosa che non mi è mai mancata (dico mai) è la voglia di fare per superare qualsiasi apparente ostacolo o comunque per non darla vinta. E questa si chiama resilienza. Come dire perseverare è umano.
L’ unico premio è la soddisfazione interiore, lo ripeto.
Io sono una che anche se si perde d’ animo si rialza . Alcune volte sono stanca. stanca di ripetermi. Quando ho bisogno d’ aiuto perché non vedo bene. Quando chiedo per favore di rallentare, tutto per me tutto è tanto veloce. Quando vedo negli occhi altrui sbalordimento (interpretazione mia probabilmente) senza favellare. Mi guarda e non favella…. Insomma sono stanca. Stanca di ripetermi. Stanca di chiedere le stesse modalità di aiuto. Stanca di controllore dove sono le persone perché non vedendo bene a volte ti senti sola. Insomma ti cadono le braccia a volta, perché non ti senti capita. Mi spiegherò male. Forse devo ribadirlo fino a stancare gli altri e non più me. Ma poi passi per vittima se lo dici troppo. Se invece non lo dici abbastanza, sei sciocca… Io quello che so è che sono stanca.
Una bella esperienza sta per nascere. In un luogo dove ci sarà nutrimento a 360 gradi. 😉
La spontaneità è il vero premio. Ti senti coinvolta. Ti senti parte integrante.
I soldi servono per andare avanti, per campare in questo sistema. Mi è ben chiaro che non si vive di gloria…
Tuttavia per me il valore è ben altro.
Metabolizzazione, qualità, Qui e Ora, strada meno battuta, processo, esperienza.
Che ne dite?