Una volta credevo che bastava guardarsi indietro per capire dove ero arrivata. Invece oggi ho capito che quello che è stato, è stato e che non posso più farci niente, è stato. E allora non mi giro, vado avanti e anzi, guardo avanti.
Bisogna fare con quello che si ha. Bisogna fare con le risorse e le competenze che si hanno. E’ questo l’ ingrediente. L’ ingrediente fondamentale per diventare chi si è. Anzi per tornare a se stessi. Il viaggio è lungo e doloroso. Questo il Guerriero lo sa. Una volta superati gli ostacoli reali e immaginari, potrà realizzare che non c’ è niente da combattere. Non c’ è niente su cui lottare. Basta essere. Basta fare e modellare con quello che si è. Con quello che si ha. Tanto le ferite, anche se parzialmente guarite, resteranno sempre. Reteranno perché sono le feritoie delle nostre storie. Raccontano più di quanto crediamo. Gli inconsci comunicano…
La mia storia è vasta, potrei raccontarla in modi diversi. Oggi invece voglio dire che sono serena e soddisfatta. Che il buio non mi spaventa più. Che ho imparato a prendere quello che desidero. Magari in punta di piedi, magari a piccoli passi. Ma me lo prendo quello che mi spetta. La consapevolezza si conquista con un grosso investimento emozionale. Si conquista con impegno, con motivazione. Si conquista con l’ interesse, con la curiosità. Sì perché se c’ è una missione profonda che chiama, quello c’ è da fare, partire alla conquista.
Io nelle cose ho imparato ad entrarci piano piano. Ho imparato a chiederle. Ho imparato che le persone raramente ti gratificano o ti riconoscono qualcosa. Ho imparato che sono io la prima a provare gratitudine e riconoscimento per me stessa. Anche se gli altri sbuffano o alzano gli occhi quando faccio così. Perché alla fine io sto bene. Questo conta!
Chi mi ha scelto per qualsiasi motivo, lo ha fatto dicendomi che ispiro fiducia, sono spontanea, sono autentica, sono empatica, sono positiva. Insomma sono. Capite la differenza? Chi mi ha scelto lo ha fatto perché sono. Perché so essere. Questo è il vero riconoscimento. La vera gratitudine. A voglia a spengnermi la luce e farmi paura con il buio. Io non lo temo più il buio perché forse la luce ce l’ ho in me. Mi guida.
Saper essere non è facile. C’ è voluto molto impegno. Diciamo che non ho mollato. Non mi interessa essere in simbiosi con qualcuno. non mi interessa fare solo perché tutti fanno. Io sono.
Tra minacce e opportunità ho sviluppato i miei punti di forza. I punti deboli si trasformeranno anche loro. Ah, se lo faranno…
Lascio che sia. Lascio andare. Ho molte intuizioni, ho molto sesto senso. Questo mi piace, questo mi guida. Mi approvo. Questo è tutto quello che conta:
Saper essere!
MI prendo la mano e passo passo mi conduco verso l’ autonomia!
❤