Andare a teatro da sola? Si può fare. Prendere un taxi da sola? Si può fare. Aspettare l’ inizio dello spettacolo da sola? Si può fare.
Certo che si può fare, soprattutto se una delle attrici è una tua amica corsista. Lei si chiama Maria. Maria è una persona molto estroversa. oserei dire un ciclone, un vulcano di idee. Lei ti trascina via con sé anche se sta in silenzio a fumarsi con calma la sua sigaretta.
Maria è una multitasking. Fa mille cose a settimana. Super impegnata, tuttavia trova tempo per tutto. Molto ottimista e sempre sorridente. La sua risata coinvolge.
Così ieri sera come promesso, sono andata, da sola a vederla al Teatro dell’ Orologio a Roma.
Ero sola in mezzo a persone, che per un motivo o per l’ altro si conoscevano già. Stranamente non sentivo il solto disagio, e la voglia di andar via. Me ne sono stupita, perché spesso mi sento a disagio in queste occasioni. Non so che dire, non so che fare, e non so come muovermi. Ieri ero a mio agio ,insomma. Meglio così. 😉
Entrata in sala, è stato bellissimo perché i posti non erano numerati e ci siamo seduti come capitava. Sentivo già il profumo dell’ improvvisazione. Fantastico, io che ho timore degli imprevisti…. Cosa sarebbe accaduto stasera? 🙂
Chi dirigeva gli attori sembrava un direttore d’ orchestra. Sì perché sul palco c’ era il conduttore e poi piano piano gli attori prendevano il sopravvento su sue indicazioni. Mi sono divertita tantissimo. Tra loro che recitavano improvvisando, e il coinvolgimento di noi pubblico. Sì perché in quel momento il pubblico ed io eravamo un tutt’ uno. Bellissimo. Adoro quando accade.
Per un’ ora e mezza ho sentito un gran benessere. Le risate scioglievano tutti i miei piccoli nodi. Le mie piccole paure e ansie non c’ erano più. ❤
Gli attori sono stati fantastici. Anche il conduttore. Eh sì, perché ci hanno coinvolto. Potevamo scegliere come farli recitare. Ovvero loro recitavano una parte e noi poi decidevamo un genere per rifargli fare la stessa scena.
Sono morta dalle risati quando hanno recitato in modalità Fantasy, in modalità fantascienza e in modalità teatro dell’ assurdo. Oppure quando ognuno di noi poteva scegliere un titolo di film e di serie televisiva. “Che c’ hai ‘sta faccia?” “Eh… c’ ho la Gomorra…” 😀 Ahahah!
Mi sono divertita quando hanno improvvisato scene sulle varie difficoltà che l’ Uomo ha di affrontare alcune situazioni: approcci uomo-donna. Colloqui lavorativi… Esami universitari….
Mi sono divertita quando gli attori si mascheravano con vestiti e accessori portati da noi…
Mi sono divertita quando agli attori era richiesto di recitare la stessa scena i 2 minuti, in 20 secondi, in 5 secondi, in 1 secondo!
Bravissimi tutti. Improvvisare non è facile. E soprattutto improvvisare emozioni come sensazioni prima e dopo una canna, o prima o dopo il sesso, beh così a brucia pelo, no non è facile. Soprattutto non è facile per voi attori rimanete seri mentre noi ci sganasciamo dalle risate. Io stavo rischiando di cadere dal mio posto…. 😉
Ah dimenticavo, attenti a Michele, non fateci a botte, su!!!! 😉