
E un giorno le chiesero quale personaggio de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupéry, volesse essere. Rispose senza esitare: ” La volpe!”
Rimasero basiti, non se lo aspettavano. Ebbene, quella giovane ero io. Avevo 20 anni quando lessi per la prima volta quel libricino colorato dalle immagini che scaldano il cuore. Lo lessi a 20 anni per bene perché diciamoci la verità, da bambini quel manualetto non lo capisci sino in fondo. Ah, almeno fù così per me. Parlo per me certo!
Insomma, ogni tanto torno a quel libricino che mi rimette sulla retta via. Mio fratello mi ha regalato l’ audiolibro in francese quest anno, per il mio compleanno. Ce l’ ho in tutte le salse questo racconto, in italiano, in francese, e prossimamente andrò a vedermi il film, e chissà mi farò un giretto nel Parco a Tema. Perché no?!
A 20 anni risposi quindi che mi riconoscevo nella volpe. Lo ribadisco ancora oggi dopo 19 anni. Io sono la volpe.
Perché? Perché mi piace avvicinarmi all’ Altro piano piano. Mi piace, creare legami, creare relazioni. Mi piacerebbe essere addomesticata, chissà se ci riuscirebbero però, io, uno spirito libero come pochi. ma sì vorrei essere addomesticata.
Che bello aspettare con ansia un appuntamento. Che bello sapere che quella persona imparerai a riconoscerla dal suo profumo, dai suoi passi. Che bello quando imparerai a conoscere i suoi gesti, i suoi movimenti. che bello quando si diventerà complici.
Molto spesso gli adulti non ricordano più che sono stati bambini. Io me lo ricordo ogni giorno. Ogni giorno che arrossisco perché non rispondo ad alcune domande. Ogni volta che sorrido in maniera entusiasta.
Io sono la volpe e conservo un segreto. Un segreto che custodisco bene e che condivido con chi come me ci crede. E’ nascosto in questo frammento:
“E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore, perché l’essenziale è invisibile agli occhi”. “L’essenziale è invisibile agli occhi”, ripeté il piccolo principe per ricordarselo. “E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”.
“E’ il tempo che ho perduto per la mia rosa….”, sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
“Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei il responsabile della tua rosa…”
E’ molto semplice dunque… Addomesticami!
Sarah
…e il gatto?
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Ma non c’ è il gatto!!! 😦 😉
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…uhm….miaaooo… 😉
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Ahahah!
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Semplicemente complimenti 🙂
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Wow ma grazie!!! 🙂
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E, proprio così: chi non è più in grado di emozionarsi, sorprendersi, è ormai già “vecchio”, qualsiasi sia la sua età anagrafica.
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Allora ecco perché dimostro almeno 9 anni in meno 😀
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