“Solitude matters, and for some people it is the air that they breathe.”
S. Cain
E’ bello quando Facebook è istruttivo, quando Facebook è costruttivo. Non solo Link scemi. Ma ogni tanto ci trovi video interessanti. Ovviamente dipende anche dalle pagine che uno segue, dai contatti che ha.
Il video scelto è molto interessante. Soprattutto per una come me che non sa bene, ancora oggi, come definirsi. Ci hanno sempre pensato gli altri a definirmi. Responsabilità in parte anche mia, li ho lasciati fare.
Sono timida? Magari sì in alcuni contesti o ambienti. Sono introversa? Forse sì per il semplice fatto che non sono abbastanza convinta che le mie idee siano buone. E poi lo sono, ci vuole tempo ma poi lo sono, si rivelano. Amo la solitudine? Sì la amo. Ma non quella solitudine che ti fa scappare dalle persone, io son socievole dopo aver preso confidenza e quando l’ ambiente non è restio. Intendo quella solitudine, che ti fa tornare a respirare dopo ore di apnea. La solitudine è la mia bombola d’ ossigeno naturale. Io in quei momenti mi rigenero. Ls solitudine ricreativa, per l’ appunto, mi porta a trovare l’ idea o la soluzione che prima mi sfuggivano, perché troppo in ansia di non trovarle. La solitudine mi porta a creare, a pensare in grande, per me e per gli altri con piccole intuizioni. Nulla di eclatante, ma a forza di averne si possono creare grandi cose. In fondo la goccia scava la roccia no?
La solitudine è benefica e non mi va più di sentirmi in difetto o in colpa quando mi accade. Le persone spesso non comprendono, e mi dispiace. Io desidero avere l’ opportunità di ritirarmi a pensare, a stare con me se e quando mi va. Non credo di fare del male a qualcuno. Io ho bisogno di staaccare. Ho bisogno del contatto con la natura, con i libri, con la scrittura. In seguito torno dagli altri che sono fondamentali per condividere, ridere e scherzare. Io sto bene e mi adatto ai contesti, ma non giudicatemi troppo se ogni tanto mi estraneo. Non è mancanza di rispetto. lo voglio fare per poi tornare ad essere ricettiva ed empatica.
La solitudine era un vuoto da colmare prima. Ne avevo quasi paura. Probabilmente mi avevano detto che fosse male stare soli. Io me ne ero convinta. Poi un giorno qualcuno mi disse di non pre-occuparmi, ma di occuparmi. E fu una grande svolta.
Per qualcuno quindi risulterò timida ed introversa. Per me stessa risulto una pensierosa ed introspettiva Sarah, che cerca nel rifuggio della sua creatività, una risposta. Quale? Che va bene così. Non si può continuare a vivere per compiacere gli altri. Così ho deciso di vivere per piacere a me stessa. Quando sono in pace ed in equilibrio sono anche molto socievole, per cui sono nella direzione giusta.
Fateci respirare dunque a noi socievoli introversi! 😉
E’ raro vedere un counselor così autorefernziale!
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Cosa intendi per strano? E diciamo che non sono un counselor, ancora… 🙂
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