So’ sportiva malgrado tutto!

Tornare a casa e metterci 2 ore … E dire che abito a 10 minuti dal lavoro. Oggi, sì oggi a Roma, nella mia città adottiva. Hanno spezzato il cuore alla mia città adottiva. Tifosi, solo tifosi. Questa parola mi risuona in testa come una campana, come il suo rintocco. E’ questo essere tifosi? Dare sfogo alla violenza? Fare i bulli? Spaccare i monumenti antichi del cuore di una città?

Poi penso, Roma è stata messa in ginocchio da questa gente che di sportivo non ha proprio nulla. Cosa significa essere sporivi poi? Cosa vuol dire fare il tifo? Io non lo so più? E tu che mi leggi lo sai?

Mi sento triste, confusa ed arrabbiata. Abbiamo perso la dignità. Non sappiamo più gestire una città. La Città, che di Eterno oramai cosa ha?

Mi si è spezzato il cuore oggi. Hanno spezzato il cuore, il cuore della mia città. E fa male.

Dio solo sa quanto invece io sono sportiva, e lo sono ogni giorno che supero gli ostacoli.. La strada ne propone tanti:

Slalom: tra le macchine parcheggiate davanti ai marciapiedi, sulle strisce pedonali.

Salto in lungo ed in largo: tra le buche.

Caccia al tesoro (sì è uno sport…): le luci non ci sono ed io al buio cerco la strada da percorrere.

Camminare: tanto non fa male. Ma forse fa male pagare un abbonamento per nulla. I mezzi pubblici non passano.

Insomma, sono una sportiva. Credo in questa città e lotto, mi impegno per migliorarla. Ma non basta, no, non basta. E allora mi sento triste, arrabbiata, e frustrata. Mi illudo, mi creo aspettative che un giorno tutto il mio impegno salvi questa città e salvando questa cità come un cerchio vibrante nell’ acqua, tutto il Paese possa migliorare.

Mi auguro che lo sport della superficialità, dell’ indifferenza e del menefreghismo, passi presto. Questa moda che ha preso piede, dovrebbe finire.

Non resta che augurarmi che Roma, risorga. Che l’ Italia riemerga! Me lo auguro con il cuore!

Un abbraccio.