A parole si fa strada. Dall’ immagine alla pagina scritta

Mi metto in ascolto. L’ immagine mi parla. Colori, solo colori a primo impatto: giallo verde, blu, nero, rosso. Essi si mischiano tra loro. Si aggrovigliano come i rami degli alberi. Essi si avvinghiano, mi sento stringere anche io e con forza ma a fatica riesco a dire che faccio anche io parte di questa immagine. Siamo fuse insieme.

L’ acqua del pozzo rinfresca un po’ questo senso di calore e soffocamento provato poco prima. Un secchiello appeso e sopra il pozzo mi fa notare, alzando gli occhi, un riflesso di luce. Ah non sono sola!

E’ profonda questa foresta. Gli alberi disegnano tra loro un percorso. I frutti appesi ai rami come palloncini dovrebbero indicarmi una via. Anzi no, più vie. Ed io mi chiedo da dove iniziare?

Tratti di ansia e calma si insinuano in me. Il contatto con la natura mi piace. Ma il fatto di non vedere la fine perché più in là all’ orizzonte si sta disegnando nebbia, mi fa star male. Io devo vedere. Voglio vedere oltre l’ ignoto, l’ incognita mi disturba.

Poi penso, che se tra i rami ingarbugliati si intravede luce, e che se acqua è presente in questa strana foresta, allora anche per me c’ è una via di uscita. Si ne sono certa. La Vita è laggiù proprio di fronte a me!

Forme, vedo forme disegnarsi davanti a me. Il secchiello è rotondo, la pozzanghera/pozzo è rotonda. Gli alberi formano triangoli spaziali tra di loro. I rami propongono una continuità. I rami serpeggiano, la luce che forma un cuore in alto, segnala che vita c’è. Vita c’ è perché dei frutti rossi ne sono nati.

Poi d’ improvviso accade qualcosa. Consapevolizzo che gli alberi, la luce, i frutti e l’ acqua non sono altro che le mie risorse per proseguire il Cammino. Che a volte è nero ed ingarbugliato. Che a volte prende molteplici strade. Che a volte è offuscato,. Che a volte non è ancora pronto per essere realizzato. Poi i raggi di luce come illuminazioni, fanno nascere i frutti. Frutti nati dal mio seminare lento ed amorevole. Sono felice! Una strada c’ è. La mia ed è laggiù! Vado!!!

Feedback del Du Fer. In rosso piccoli accorgimenti da migliorare (non essere ridondanti e ripetitivi ed usare termini semplici (Comprendo, capisco).

Jacek Yerka - S.A.D.
Jacek Yerka – S.A.D.

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