2 – Non è mai per sempre
Sarah ogni volta che rientrava a casa si sentiva esausta, come se avesse raccolto frutta e verdura in chissà quale campo. Si sentiva affaticata, come se avesse camminato per ore. Roma era una città molto bella, immensa e maestosa, ma quanto stancava. Traffico, mezzi colmi di gente, che quando li doveva aspettare poteva leggersi tranquillamente innumerevoli pagine di un romanzo classico o moderno che fosse. Sarah quando tornava a casa era stanca ma serena. Un’ altra giornata stava finendo, un’ altra giornata andata a buon fine. Sarah ogni sera verso le sette. – Numero che torna spesso come orario – Verso le sette entrava nella sua camera che profumava di lavanda e muschio bianco. Accendeva la radio ed il suo pc. Aveva bisogno della sua musica, delle sue storie ancora da inventare. Era tutto lì il suo mondo, un mondo di 15 metri quadrati. Sapeva che questi momenti di tranquillità e pace poteva concederseli solo per poche ore perché l’ indomani un altro giorno sarebbe sorto. Un altro giorno di lavoro sarebbe iniziato. Sarah sapeva che niente è mai per sempre che durano le cose. Come qundo incontri una persona e poi ti lascia. Come quando vedi un film e poi finisce. Come quando dormi e poi ti svegli. Mai e per sempre, Sarah lo sapeva erano pensieri irrazionali. E spesso era con questi pensieri che si addormentava, ma sapeva che nel suo sonno più profondo invece, tutto era possibile e per tanto tanto tempo. Forse per sempre!