
E cosa significa, cosa vuol dire… Nel senso, dare sempre definizioni, etichette…. O forse significa darci punti di riferimento, orientarci, per non perderci… Che poi perdermi a volte anche se mi fa paura, mi piace, perché, eh sì… quanta soddisfazione nel ritrovare la via!
Questo incipit perché ieri per radio, Radio 24, ascoltavo Giancarlo De Cataldo, parlare delle sue esperienze in India… India oh sì, un giorno ci andrò…. 😉 Insomma tra le tante cose che diceva, una mi è piaciuta tantissimo e cioè la distinzione tra il turista ed il viaggiatore. In poche parole diceva che il turista è colui che va, che sa dove deve andare, con chi deve andarci, a quale orario deve presentarsi… Insomma il turista ha tutto programmato, organizzato. E poi c’ è il viaggiatore, quello come me… Curioso, che si prende il rischio e la responsabilità su dove andare, senza troppi programmi. Il viaggiatore è colui che va, che ama scoprire, magari perdersi, e mentre trova la strada, bada a ciò che lo circonda: persone, natura, monumenti, usi, costumi, sapori, profumi. Il viaggiatore viaggia, con i piedi, con i mezzi, ma soprattutto con gli occhi.
Il turista è colui che ha la necessità di sapere e di capire, magari con l’ aiuto di una guida. Il turista va dove si mangia bene e sicuri. ll viaggiatore sperimenta, prova, si assume il rischio.
Definizioni di certo non scientifiche e sicuramente propense a critiche. Ma io sono d’ accordo con lo scrittore De Cataldo, in fondo scrivere e viaggiare non sono poi la stessa cosa?
Proust disse:
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”
Lo ha detto uno scrittore, per cui come non crederci. Lo ha sperimentato una viaggiatrice con i suoi occhi, io! 😉 Per cui non temete, prendete, partite e sperimentate!
La viaggiatrice errante 😉