…sono vivo abbastanza
per di qua, comunque vada
sempre sulla mia strada
http://www.youtube.com/watch?v=HnqvceU31Lo
E si respira aria di musica, sin da casa mia. Tutto preparato dallo sciopero dei mezzi, da due manifestazioni. Una musica che si sente dal traffico, dalla gente impazzita al volante, che suona perché è verde, perché ha fretta, perché non trova parcheggio. E io aspetto ansiosa la mia amica, per andare a piedi allo Stadio Olimpico, dove si terrà il tanto atteso concerto di Ligabue. Il Mondovisione Tour.
Ci incamminiamo insieme direzione Concerto, e per la strada incrociami tanti come noi che si sbrigano. Come quando vai all’ università e vuoi prenderti il posto più comodo. Ma qui non stavamo all’ università, andavamo ad un concerto.
Ligabue è un musicista e cantante che mi è piaciuto piano, molto piano negli anni. Ricordo che non è mai stato uno dei miei preferiti. Anche se i miei amici lo ascoltavano con piacere durante i nostri viaggi on the road in tempi non sospetti quando eravamo ancora più giovani di oggi.
In questo ultimo anno invece, Ligabue ha cominciato a piacermi. Devo ammettere che sta migliorando con il tempo. E’ come se stesse crescendo… Crescendo nella musica, nei testi e nel suo modo di porsi. Sì lo trovo affascinante. Ma di un fascino che parte dallo sguardo dagli occhi. Che parte da quello che dice e che mentre lo dice, ci crede.
Ieri tra un pezzo e l’ altro, lo ascoltavo, eh sì più che vederlo, lo ascoltavo, ero lontana – Distinti Sud. Insomma lo ascoltavo e apprezzavo quello che diceva. Parlava di dolore, del dolore da mettere da parte, e far spazio alla vita e alla gioia di vivere. Parlava di noi che siamo chi siamo e che vogliamo ballare, ballare sul mondo. Ed io apprezzavo, mi piacevano queste parole calorose di quelle che ti scaldano il cuore. Sì ti scaldano quando ti senti un po’ giù triste e ferita e non sai più di chi fidarti e soprattutto non sai più chi si fida di te.
Ieri ho scaricato tutta la mia energia. Quella energia che potrebbe spostare una montagna. Mi sono alzata più volte. Mi sono unita agli altri intorno a me. Eravamo una cosa sola. Eravamo un tutt’ uno. Era meraviglioso. Sorrisi, urla di gioia, cori, ole … Era tutto un sogno. Non lo dimenticherò mai.
Tra palco e realtà è una canzone che mi è sempre piaciuta, soprattutto per questa strofa:
E poi abbiamo chi ci da il voto
e ci vuol spiegare come si fa.
“è come prima? No si è montato”
ognuno sceglie la tua verità.
C’ è molto in questa strofa. Ma pochi capiranno ….
Un po’ mi commuovo quando Luciano intona Urlando contro il Cielo
Il patto è stringerci di più
prima di perderci.
Forse ci sentono lassù.
È un pò come sputare via il vento.
Urlando contro il cielo.
Non si può sempre perdere lo so, ma di stringere ne ho un po’ abbastanza, forse vorrei essere stretta in un abbraccio. Non sarebbe meglio e più produttivo? Lasciarsi andare e non sempre dare.
Balliamo sul Mondo Mi ha portato a scatenarmi in una maniera pazzesca ero io in tutte le mie sfaccettature. Ero io semplicemente io insieme agli altri ero felice. Ero in volo su sempre più su. Avevo dimenticato il dolore di questi giorni, i dispiacere continui e le delusioni continue, per aver creduto ed essermi fidata. E’ sempre così, ti lasci andare, ti fidi, ed ecco che arriva la botta. E’ spiacevole, oh sì e quanto!
La musica ieri è stata la mia più grande alleata. Le parole, anche esse, amiche mie di sempre come adesso che sto scrivendo, hanno scaldato il cuore di tutti. La mia amica Francesca, mia socia in tutte le mie avventure era anche lei serena, occhi luminosi, sorriso soddisfatto. La musica, le parole e tutti noi eravamo insieme, uniti. E’ questo che amo nelle cose. Che amo nelle piccole cose. C’erano luci che sembravano stelle. Io ho molta immaginazione, i flash per fare le foto per me erano stelle che brillavano, delle stelle piccole ma che avevano un cielo. Cantavamo tutti sotto lo stesso cielo. Quello di Roma, di Roma e del suo stadio. Vorrei fosse sempre così. Si sta talmente bene in armonia!
C’ era tanto sale nella terra … Tanto davvero.. Un sale che nutre, che nutre la vita!
Voglio terminare con il dire che Io sono Sarah e percorrerò La mia strada, tra palco e realtà, anche urlando contro il cielo, in Mondovisione. Perché io sono lei, noi siamo chi siamo. In questo periodo ho perso le parole. Confido comunque nella collaborazione di tutti per finire ballando sul modo.
http://www.youtube.com/watch?v=TJCzCE3VT8Y
…sono sempre i sogni a dare forma al mondo
sono sempre i sogni a fare la realtà
sono sempre i sogni a dare forma al mondo
e sogna chi ti dice che non è così
e sogna chi non crede che sia tutto qui…
Sono Sempre i Sogni a Dare Forma al Mondo – Luciano Ligabue
Mondovisione Tour – Roma Stadio Olimpico – 30 Maggio 2014