Ultima domenica di marzo, l’ ora legale è arrivata, aria di primavera, finalmente, e si va sì, si va. Direzione Trevignano come Telma e Louise, solo con un lieto fine pazzesco, pieno, colmo di consapevolezza.
Le parole non mancano, molte le cose da dire e molte le risonanze, gli echi che si insinuano in me e in un’ eroina che come me ama mettersi in gioco, rischiare e cambiare. Molte le storie che si intrecciano. Tante le sorprese quando capisci che infondo non siamo così diverse, che molto ci unisce.
Lei ed io passeggiamo per Trevignano, il vento lieve accarezza le guance arrossate dal calore del sole. Gli occhi brillano, come brilla il lago che maestoso si presenta a noi. I Cigni, simbolo di purezza nuotano sereni, in cerca di spazi, di libertà. Sono in cammino loro, come molti altri, come coloro che sono in cerca di una dimensione, un posto nel mondo.
C’ è calma, c’ è pace e serenità a Trevignano. Tra bancarelle, bambini e cani, si respira aria tranquilla, fatta di benessere e sorrisi. La gente sorride oggi, sorride come noi. Ed è bellissimo quando è così. La stanchezza della settimana di lavoro in questi casi non la senti più, l’ energia è positiva, è buona, è frizzante. Frizzante che rigenera.
Io guardo ed osservo. Penso e rifletto. Mi perdo, seduta su una panchina, fissando il lago così vasto e luccicante. Stiamo bene Mila ed io, non ci disturbano i nostri silenzi. Sono silenzi costruttivi, costruttivi poiché non sempre c’ è qualcosa da dire. Oggi che sembra che tutti abbiano un vuoto da colmare. Oggi c’ è una frenesia del fare, una frenesia del riempire, una frenesia dello stare connesso, collegato.
Noi stiamo bene mentre camminiamo per i vicoletti antichi e moderni di Trevignano. Stiamo bene in macchina mentre disquisiamo di vari argomenti che nessuno può comprendere a meno che non sia portato o predisposto. E’ bello sentirsi capite. E’ bello condividere ciò che ognuna di noi è. E’ bello sapere che si può parlare liberamente senza essere prese per pazze, che poi alla fine se sono pazza chi se ne importa, non faccio del male a nessuno ma semplicemente del bene a me stessa. Facevamo del bene a noi stesse. Ci siamo nutrite, di un’ ottima energia rigeneratrice ed è stato bellissimo.
Sì dice che il cibo unisca e favorisca la relazione. Ed io credo di sì. Tra rotolini ricotta e spinaci e il gelato dal sapore vellutato, ritengo si possa dire che sia nato un bel rapporto di comprensione e fiducia oggi. Un rapporto dove Mila ed io non ricoprivamo ruoli, ma eravamo persone, semplici e libere di essere, nel rispetto reciproco. Senza saperlo sprigionavamo tranquillità
“Sarah tu vedi Persone non Ruoli.” “Sarah si sta bene con te, sei una persona tranquilla.”
MDN
Grazieee! 😉