Reinventarsi, una parola che sa di vento, di sibilo, di flusso. Proprio come il cambiamento, che soffia, soffia via le vecchie cose, i vecchi procedimenti. Il cambiamento che è l’ unica costante.
Ritrovarsi a pensare e adesso? Che cosa faccio, che mi invento?
Ad ogni difficoltà o problema, c’ è sempre una soluzione e sempre anche se è un pensiero relativo irrazionale, ci sta. Basta calmarsi un po’ e ricentrarsi. Magari con un respiro o forse due. Magari dialogando con quella vocina critica e stridula del sabotatore interno. Meglio parlarci che reprimerla e tenerla dentro, fa male, fa venire il nodo alla gola, fa venire gli occhi lucidi.
E poi anche se in questo periodo autunnale mi sento un po’ come i poeti, malinconica, credo che qualcosa di bello stia germogliando. D’ altra parte io sono Primavera Accogliente e si sa che in autunno vado verso il riposo, per seminare e preparare nuovi frutti.
Sono stata capace e in grado di reinventarmi molte volte. Io resiliente che ha vissuto il soccombere come un modo per toccare il fondo e poi riemergere. Ognuno ha la sua storia, i suoi punti fragili, i suoi momenti no.
I miei momenti no li so trasformare in momenti sì, io alchimista delle mie emozioni. Le creo, le ri-conosco, le sento, le accolgo, le trasformo.
Reinventarsi è solo una parola, eppure contiene tutto l’ amore, per fare, fare per essere, per diventare!