Una gestione del Kairos!

Un altro week-end formativo si è concluso prima dell’ estate. Ormai stiamo agli sgoccioli. A dicembre il terzo anno si chiuderà. Tic tac… il tempo scorre…

Già scorre… Per alcuni è tiranno, per altri è un ritmo. Per molti è il ciclo rassicurante delle stagioni. Insomma a ognuno il suo, di tempo.

C’ è chi fa fatica a gestirlo. C’ è chi non ha metodo e deve trovare le priorità per scandirlo meglio. C’ è chi è organizzato e c’ è chi vive spontaneamente nel flusso. Non esiste un tempo giusto. Esiste cosa ne facciamo, come lo gestiamo. Esiste se lo ascoltiamo. Come il nostro tempo interiore, quello biologico.

Si fatica molto ogni giorno, si corre, ci si riempie di cose da fare. Vogliamo soffocare il vuoto, il vuoto fertile, che potrebbe invece aiutarci a ripartire. Bisogna ricaricarci a volte. L’ energia vitale ha bisogno di ricaricare le batterie!

MI sono piaciute le lezioni del week-end. Ringrazio inoltre le docenti per averci regalato delle attivazioni, tra una spiegazione e l’ altra. Per far in modo di poterle riproporre ad eventuali clienti da tirocinio e non e per alleggerirci le giornate.

Ho bisogno di continuare a lavorare sul tempo. Il tutto subito non funziona. Ho bisogno di rispettare i miei e i tempi degli altri. Lo so, cognitivamente e razionalmente io lo so bene. Quando ricevo feedback in questo senso, li accolgo razionalmente, poi dentro invece una parte soffre un po’. Io lo so il perché. Anche se so che i perché non risolvono molto nell’ oggi. Comunque conoscerne la causa a me è necessario. Da piccola a scuola, DOVEVO sbrigarmi, ero troppo LENTA! Sul lavoro oggi sono troppo veloce invece dice la mia responsabile…. Ed ha ragione. Lo so che ne ha e molta! Io d’ altro canto non posso esimermi dall’ esserlo. Tutti corrono o correvano ed io non voglio e non volevo, rimanere indietro, da sola. Sono stata giudicata così per troppo tempo… Sbrigati a parlare, sbrigati ad attraversare la strada…. Che oramai sono pure troppo veloce e non si riesce a stare dietro a me oggi. Mi dispiace! Persino le mie intuizioni sono più veloci di me…

Sono inoltre abituata a trovare soluzioni, a prendere iniziativa, a vagliare alternative, in ufficio e per me stessa, che io soluziono…. So anche questo: un buon counselor non soluziona….

I miei da bambina, mi hanno anche in parte protetta anticipanndo i miei bisogni, mentre in parallelo mi preparavano all’ autonomia… Per cui capite bene che molto di ciò che siamo proviene prima dai geni, poi dall’ educazione ed in seguito da altri contesti. Insomma io sono tutto questo.

Il tempo quello che amo è il Kairos. Quel tempo io cui sono nel flusso, in pace e centrata. Quel tempo dove sono appagata, serena e tutto mi riesce senza giudizio di nessun tipo. Il mio valore non è intaccato. Io sono e mi sento perfetta, così come sono.

Io credo molto in questa formazione professionalizzante. Credo molto in questo modo di essere. E forse è per questo che voglio, e ci tengo, lavorare sul mio valore. Un feedback non è altro che uno stimolo a migliorare. A dare il meglio. Il feedback non intacca sul valore anzi, lo valorizza. Siamo noi che ci giudichiamo inadeguati. I miei temi, le mie ferite ci saranno sempre… più di un docente lo ha ribadito. Per cui seppure qualche lacrima del dispiacere cadrà, sarà benefica, sarà salvifica.

In effetti ieri e oggi un vecchio saggio mi ha detto, mentre danzavamo al ritmo del vento:

“E’ bello essere nell’ entusiasmo!”

Così quando mi chiederanno “Come stai?” ed io risponderò “BENE!”, solo io e il vecchio saggio sapremo cosa intendevamo dire autenticamente, senza troppe aspettative.

Sarah ❤

 

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