Dico si a tutto quello che non riesco a concepire, a capire. Dico si poiché forse è un’ opportunità di toccare con mano altri punti di vista. Sono presente a me stessa ora. Sono libera, sono in pace. E finalmente respiro. Voglio godermi la vita a pieno. Poiché io sono piena di vita. Dico sì al mio essere. Dico si all’ Umanità fuori e dentro di me. Una scintilla mi guida, un fuoco energetico mi trascina. Io lo seguo. Questa è la via che mi accompagna verso la responsabilità. Posso finalmente vedere, toccare e sentire il profumo e il gusto di chi sono. Chi sono veramente. Io ci sono. Io sono. qui, ora, in questo momento. Sono con me per stare con te. Ho il coraggio di stare senza per forza fare!
Praticamente in questo brano che avete letto vi è tutto. Tutta l’ essenza di un corso svoltosi in 8 piccole ore. Una teoria che non era teoria ma pratica. Chi come me sta svolgendo una formazione in Artcounseling o in Counseling può capire una tacca in più di quanto sto per dire.
Rogers ci parla dell’ ascolto, dell’ accoglienza, dell’ empatia, dell’ accettazione incondizionata. Ma tutto questo in realtà, nella vita di tutti i giorni cosa vuol dire? Oltre a sapere cosa c’ è scritto sui libri, cosa facciamo nella vita di tutti i giorni e soprattutto chi siamo?
Chi vuole diventare un operatore della relazione d’ aiuto, ha molta strada da fare. Eh sì. Oserei dire che ha la necessità di fare un lungo viaggio. Un viaggio di scoperta di sé prima di incontrare l’ Altro
Il counselor è un antropologo. Un antropologo di se stesso e poi dell’ Altro. Il counselor osserva, il counselor accompagna.
Il counselor non è un colonizzatore, un conquistatore. Egli non ti impone le sue idee, e ti dice come fare. Non ti dice cosa è giusto o sbagliato. Il counselor, c’ è, è lì con te. Semplicemente sta. E’ presente e partecipa alla tua evoluzione. Sei tu che fai. Sei tu che troverai nella tua difficoltà, la risorsa per emergere. E lo so che immergersi nelle emozioni stanca, ma sono proprio lì le tue risorse. E lui ti aiuterà senza giudizio a cogliere queste sfumature, tra una pennellata e l’ altra.
Il counselor ti porterà a riscoprire la tua Umanità, per ritrovarla nel Mondo. Poiché tu sei quello che sei. Non sei quello che fai. Tu sei. E ci vuole coraggio per esserlo. Tu sei!
Permettere all’ Altro e a se stessi di essere, libera, libera tutti. Magari non saranno d’ accordo, magari non condivideranno tutto. E questo non rovinerà la relazione, anzi andrà bene così. Diranno sì a quello che c’ è.
Tutto questo allevierà la sofferenza. Accettando e dicendo sì anche a ciò che non ci piace, ci permetterà di respirare liberamente. Questa è accoglienza.
Non si può tenere tutto a bada, sotto controllo. La vita passa e noi non ce ne accorgiamo. Non possiamo pretendere di imporre un modo, ognuno ne ha uno. Coloro che chiamiamo diversi, hanno un loro modo, una loro visione, e va bene così.
Ci vuole rispetto, ci vuole accettazione di noi stessi e degli altri per non essere razzisti. Essere razzisti con noi stessi ci porta a esserlo con gli altri. Per questo ci vuole l’ amore. Un amore che profuma di base sicura e di riconoscimento.
A volte le persone non sanno quello che fanno, ma esse sono Esseri Viventi, che tentano di fare, come possono, con quello che hanno, in quel momento. Giudicarli non è funzionale.
Ho imparato che la cosa più importante della mia vita è quello che faccio ora.
Ho imparato che la persona più importante della mia vita è quella che ho di fronte.
Ho imparato che posso prendermi cura di queste due cose.
Voglio godermi a pieno la mia vita. Quando nacqui firmai un contratto. Non so quanto durerà ancora. Ma so che ho del tempo e che voglio godermelo a pieno vivendolo. Ci vuole coraggio per essere ed io sono pronta.
A volte bisognerà stare senza fare. Dirò sì a questo momento.
E poi sapete una cosa?
Il mondo gira senza spingerlo!
Grazie Maria Rosa
Grazie Massimo
Dal mio caos infinito nasce un fiore…
Che bello!
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Grazieee 😉
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