Un titolo alquanto forte o come dire, motivato, forse motivazionale. Non lo so…
E’ sempre stato questo il mio motto sin da quando ero piccola, sin da quando ho cominciato a ragionare con la mia testa. Mi sono lasciata influenzare poche volte. E quelle poche volte era per fare quello a cui tenevo veramente.
Non era facile permettersi di essere così. Non lo è ancora oggi. Io ho vissuto in un periodo in cui essere fighi era necessario. Necessario per fare gruppo. Se non ti vestivi in un modo, se non fumavi, se non raccontavi storie di un genere eclatante, beh eri fuori. Che cosa? Mah, forse sì ero fuori, ma dal tunnel. E forse sai cosa, lo sono anche oggi. Un tunnel che non mi interessa di attraversare. Ho il mio, quello in cui sto con chi mi pare e piace. La moda ce la creiamo noi.
A me non va di fare quello che fano tutti per il semplice fatto di farlo per attirare attenzioni. Per me l’ importante è stare bene, e far star bene chi vuole partecipare. Non sto lì a giudicare chi non è come me, perché dovrei? Ovviamente vorrei la stessa cosa. Non penso che siamo venuti in questo mondo per sperimentare tutti le stesse cose. Sai che palle? O no?!
Eppure ci sta sempre quella persona che semina zizzania tra i gruppi, che sussurra che, incita. Che sghignazza e che non ha il coraggio. Beh pazienza. Se si diverte sono affari suoi. Io ho deciso di lavorare su di me un altro po’ così da spolverare il malessere che mi avvolge quando percepisco questo genere di atteggiamenti. Atteggiamenti presenti in molti contesti: famiglia, conoscenti… Sono dinamiche che ti spronano a capire perché ti infastidiscano. Per questo io non mi arrendo. Io sono tante cose. Ho tante voci in me che parlano. Eh sì. ma Ho deciso di dare retta solo a una. Lei è il sunto di tutte le mie esperienze, lei sa cosa è bene per me. Mi affido a lei, ha sempre tracciato un ottimo cammino per me. E domani ne è pronto un altro.
So che sarà dura, e difficile. So che avrò nuovamente paura. So che qualcosa andrà storto… So anche che se lo intraprendo è perché lo voglio veramente. E quando voglio veramente una cosa, è quella.
Il mio sogno sin da bambina è sempre stato capire l’ Altro. Cosa provasse, ossa sentisse. Se era felice. Se avesse bisogno di qualcosa. Sicuramente questa curiosità era dovuta al fatto di aver bisogno di supporto in questo senso anche per me. Non parlo della famiglia. La famiglia è stata sempre molto vicina e al mio fianco. Parlo dell’ esterno. L’ esterno e i gruppi mi hanno sempre un po’ reso timorosa. Lo ammetto. E allora capire cosa provasse l’ altro mi aiutava e mi aiuta a capire me stessa. Capendo l’ Altro e me stessa, sono riuscita a sormontare molti ostacoli. Così da riuscire a raggiungere IL SOGNO quello di aiutare. Dare una braccio, accompagnare, sedersi accanto. Fa solo del bene. Sapere COME farlo rende liberi. Almeno io sento una gioia infinita quando riesco.
Voglio essere come il bagnino, che prima impara a nuotare, a respirare, per salvare vite in acqua. Voglio essere come Anna dei Miracoli che ha sperimentato lei stessa la cecità, e che ha aiutato Helen a comunicare. Voglio essere come il Maestro Manzi che ha studiato molto e poi ha insegnato agli altri a leggere.
Si dice che più vuoi aiutare più hai bisogno di aiuto. Può darsi. Va bene. Credo che anche se un giorno sarò completamente formata non basterà. Poiché continuerò ad imparare dai clienti, se mai ne avrò.
Per il momento lo faccio per me. Senza grosse aspettative. Mi voglio fare questo regalo. Ho sempre pensato che dovessi studiare per aiutare. Ed oggi che ne ho l’ occasione. Che l’ opportunità chiama, io la afferro! 😉
Non può che farmi del bene! Sono nel pieno delle mie stanze forse la sesta e la musica che sento mi piace.
Un bacio
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare.
Ezio Bosso, una fonte di ispirazione per me, Grazie di ❤ per la tua musica e per le parole che con un sorriso hai scaldato.
Fai Bene 🙂
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Ci provo…
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Ascoltare è infatti la cosa più difficile. Ma tu che hai innata questa capacità saprai senza dubbio costruire un percorso soddisfacente che ti porterà a conseguire i tuoi obiettivi. Anche se a prezzo di sacrifici. Ma per te il sacrificio è lo stimolo più forte per andare avanti.
Brava, continua così. Buonanotte, Piero 🙂
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E” dura, perché in questo periodo sto ricevendo dei feedback di persone che parlano per altre. E siccome mi fanno sentire uno strano malessere significa che prima di poter veramente aiutare qualcuno devo comprendere perché quelle parole mi risuonino così tanto. C’ è ancora qualcosa di irrisolto da chiudere. Fortunatamente il primo anno del Master è la cura di sé! 😉 A parte questo non comprendo perché certe persone amino fare questo… Comunque alla fine le ringrazio, ho ancora molto lavoro da fare! Buona serata Piero.
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Mi sembra che tu abbia affrontato il problema nel modo corretto: cercare di capire. Sono sicuro che troverai la giusta chiave di lettura. Buona serata a te, Sarah. 🙂
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😉
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_”Il mio sogno sin da bambina è sempre stato capire l’ Altro”
Capovolgi la direzione e comprenderai il senso di tutto questo. La proiezione è un gioco meraviglioso 😉
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Avrò tre anni di tempo per capire…. 😉 Sto seguendo un Master in Counseling. Grazie! 😉
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_la domanda diventa: quell’aiuto che vorresti dare agli altri sai darlo a te? [domanda di San Valentino 😉 ]
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Se ho già tastato il terreno sì. In ogni caso mi metto in ascolto.
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