
Le stelle volavano, sfrecciavano in picchiata, quasi volessero arrivare giù. Fino in fondo, dicevano. Dobbiamo andare fino in fondo. Loro sapevano qualcosa che io non sapevo. Continuavano a scivolare senza tener conto del mio sguardo giudicante. Loro sì che credevano in loro stesse. Le luci di ogni stella, si confondevano con il cielo scuro. Le loro luci si mescolavano. Sembravano tante lucciole. Una pioggia di stelle quella notte sui tetti di Roma, ed io a guardare, cercando di capire, cercando di trovare un senso.
Ma le stelle tu non le devi capire, loro sono lì, e fanno quello che hanno sempre fatto. E’ nella loro natura: nascono, si accendono, brillano, e cadono. Loro lo fanno, perché lo hanno sempre fatto.
Questa voce interiore mi disturbava, non mi piaceva. Io credo vivamente che questo fatto abbia un senso, io credo proprio di sì. Le stelle nascono, si accendono, brillano, e poi cadono, perché un desiderio è pronto per essere avverato. E quella notte io avevo tanti desideri, che nella maggior parte dei casi, in vari momenti della mia vita si sono avverati.
Le stelle sono lì per illuminarci il cammino, anche se in un primo momento vedevate solo il buio.
Io voglio trovare un senso… sempre ed in ogni cosa…
..si dice che tutto abbia senso. E anch’io – come te – ho bisogno di trovare questo senso. Sempre. E se non lo trovo, almeno lo cerco.
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Grande 😉 Siamo in due!!!!
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