Un giorno un ragazzo mi chiese come potesse fare per raggiungere Piazza della Repubblica da via della Camilluccia a Roma.
Gli risposi: “Risposta breve o risposta lunga?” Eh sì eh? Era importante! Lui mi guardò quasi mi volesse mettere alla prova. “Quella lunga!” Rispose sorridendo.
Uscendo dal palazzo incamminati lungo il viale. Lungo la Camilluccia, una strada fatta a curve, con un marciapiede sottile che le macchine potrebbero sfiorarti. Ma tu sii lesto e pronto, dirigiti sicuro, verso la discesa che ti porterà a Piazza Giuochi Delfici. Noterai un fioraio sulla destra, proprio accanto al giornalaio. Eh sì per rendere il tutto più leggero durante l’ attesa alla fermata, che si trova poco più in là sulla destra a via Nemea. Da lì sono un po’ i mezzi che puoi prendere. Vasta è la scelta: 911, 446 fino a Piazza Mancini. Da lì prenderai il tram numero 2 e giungerai a Piazzale Flaminio. Dove troverai ad attenderti la Metro A. Direzione Anagnina, scenderai alla fermata Repubblica. Ed eccoti arrivato. Ma non è finita. Se invece tu scegliessi di prendere il 301 da via Nemea, ti faresti portare sino alla Metro A a Lepanto, per scendere sempre a Repubblica. Io conosco queste di alternative. Sono belle alternative, che ti consentiranno di conoscere meglio Roma, se ancora non la conosci.
Lui mi guardò stupito. “Non è da tutti dare informazioni in questo modo, con te ho avuto l’ impressione di esseere trasportato, di aver fatto questi tragitti veramente!”
Sorrisi. “Certo tu hai avuto tempo e modo di ascoltarmi!”
“Ho avuto tempo e modo è vero. Tu comunque hai reso il tutto interessante. Le persone oggi hanno fretta, non hanno tempo, non vogliono perderlo dando istruzioni ed indicazioni. Tu si vede che sei esperta di mezzi pubblici e che ci metti ironia e passione nel raccontare.”
“Già, io prendo i mezzi ogni giorno e oramai le so tutte! Chiaramente se il mio racconto ti è parso interessante è perché a me piace rendere interessante ciò che è noioso, che è monotono, o banale. Mi piace vedere le cose da altri punti di vista, altre angolazioni. Io ripeto quasi ogni giorno la stessa strada per tornare a casa dal lavoro, così per rendere il tutto più divertente immagino. Oggi ho immaginato come poter dare a te informazioni utili senza annoiarti. Che poi ci sia riuscita è un altro paio di maniche. Hai accettato la versione lunga!” 😉
“Potrei quasi chiamarti la viaggiatrice!”
“Non mi dispiacerebbe affatto!”
Raccontare di sé ogni giorno. Raccontare di sé anche nelle azioni più banali. Ogni giorno un viaggio, ogni sera una storia!
Già, io la definisco la nostra storia.
Buona serata e…buon viaggio 😉
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Una storia che appartiene un po’ a tutti 🙂
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…a chi lo dici 😉
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😀
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