- L’ incontro
I folletti si sa, sono delle creature misteriose che da come si narra vivono nei boschi, nelle foreste… Di certo non nelle città. Beh chi lo credeva e lo affermava in maniera assai convinta, si sbagliava e anche di molto. Perché? Perché io ne ho incontrato uno proprio venerdì sera, mentre tornavo a casa dal lavoro.
I folletti e non sto parlando di una nota casa di aspirapolveri… I folletti sono cosini piccolini, sono dei cosetti piccoli, che si intrufolano, dove vogliono e quando vogliono. Sono degli esserini dispettosi e curiosi. Beh cosa successe venerdì sera, mentre tornavo a casa, fu alquanto particolare.
Mi trovavo a dover aspettare l’ autobus, come ogni giorno in una via alberata e buia. Mi trovavo ad aspettare che passasse velocemente. Non mi piaceva stare lì da sola a quell’ ora poi. Non era tardi, ma era buio, e c’ era poca gente. Non mi piaceva proprio. Ad un tratto una lucina luminosa come una stella, si avvicina ai miei piedi e si intrufola in una delle tasche del mio cappotto rosso. Diciamo che l’ impatto iniziale, fu di sorpresa, non di paura, e me ne meravigliai.
Ad un certo punto come se niente fosse l’ esserino si mise, come un pappagallo, sulla mia spalla destra ed iniziò a parlarmi con voce soave e calma. Io non avevo paura, anzi mi misi ad ascoltare.
I folletti giungono agli esseri umani in rare occasioni. Essi sanno dove andare e a chi rivolgersi. Essi comunicano con chi in loro crede, senza timore, senza codardia, senza respingerli. Essi sono scelti da coloro che credono che i sogni si realizzino in un battito di ali. Le ali del desiderio più profondo.
Il desiderio più profondo, beh se lui era venuto da me, e se effettivvamente ero stata io a chiamarlo inconsapevolmente, qual’ era il mio desiderio più profondo?
Lui si girò verso il mio orecchio per dirmi:
Ciao Sarah, mi chiamo Hesperos, come il tramonto di sera. Sono colui che erra tra strade e percorsi per incontrare coloro che credono fermamente nelle varie possibilità. per conoscere coloro che credono nel desiderio più profondo.
Ancora con questo desiderio profondo! Non sapevo di cosa parlasse…
Sai benissimo di cosa parlo. Tu in questo momento hai qualcosa che brucia dentro. Brucia fortemente. Quello è il desiderio che germoglia. Il desiderio del divenire, del fare e dell’ essere. E’ il culmine di ogni gioia più profonda. Devi solo cercare la risposta!
Sorrisi, io cercare una risposta? Adesso? Sono una persona curiosa e che si ingegna per trovarle, le risposte… Ma adesso dove l’ avrei trovata? E ad ogni risposta quale domanda corrispondeva?
Hesperos, sorrise come solo i folletti sanno fare. Con un ghigno sonoro.
Le domade accompagnano le risposte certo, e tu Sarah te ne stai facendo tante. Devi solo trovare l’ unica e sola domanda, quella che unisce tutte le altre! E’ lì che giace la risposta per trovare il desiderio più profondo.
Di desideri io ne avevo tanti. Eh sì tanti, ma l’ unico quello vero e profondo, dove era?
Hesperos, diceva che io lo sapevo, che era in me, che dovevo solo farlo emergere.
Magari avrei provato con il pormi delle domande… E poi chissà… avrei trovato La Risposta!
Hesperos si risistemò nella mia tasca. Mentre si sistemava, mi chiese:
Sei felice?
Un turbinio di emozioni, si fece largo nella mia testa…