
E’ nel cuore che si accumulano le cose. E’ nel cuore che si nascondono le luci e le ombre di tutti i giorni. E’ nel cuore che penso sia nata l’ espressione “Cuore di Mamma”. Sì hanno scelto quel luogo. Quel luogo, protetto, ovattato che culla al ritmo di una ninna nanna incantata.
La vita ci regala emozioni, ci nutre quotidianamente, ci sfama come il pane e poi dopo averci donato di tutto e di più, ci toglie, ci toglie tutto ciò che abbiamo di più caro, la vita è così ci fa fare l’ esperienza per poi farci la lezione come diceva un grande saggio.
La vita va vissuta nella sua interezza. E mi rendo conto oggi con qualche anno in più che, ogni cosa va fatta, che faccia male o bene, se senti che è la cosa giusta falla, osa! La vita spesso è come Paganini, il violino suona una volta la sua dolce musica! Se vuoi bene a qualcuno, diglielo. Se vuoi che ti stia vicino, faglielo sapere. Se non vuoi arrabbiartici, facci pace.
Quante volte per orgoglio hai rimandato dicendo tanto poi glielo dirò che mi dispiace, ma non oggi…. E forse era proprio oggi che avresti dovuto, perché come dice il Magnifico: “Di doman non v’ è certezza.”
Per tutte le ragioni che ti ho elencato poco più su, caro lettore, desidero sempre chiarire e fare pace con le persone a me care, con cui condivido momenti unici, irripetibili. Non voglio lasciare nulla in sospeso, neanche un non detto. Non voglio perdermi lo sguardo delle persone quando me ne vado. Ho bisogno di sapere che ho fatto il possibile, che se hanno bisogno sanno che ci sono, anche se sono arrabbiata o confusa. Le emozioni sono attimi da accogliere non puoi rimanerci incastrata per sempre. Sono stati in cui l’ anima risiede, sì ma per un istante. Quell’ istante che potrebbe bastare per non rivedere più un caro amico o parente che sia.
Le persone vanno, vengono, si incontrano, si sfiorano. E c’ è sempre un perché. Non guastiamo questi attimi di fasullo orgoglio non serve a nessuno.
Sto accennando a molti aspetti, lo so. Ma nonostante la mia confusa narrazione, vorrei caro lettore che, tu carpissi, le mie emozioni, vorrei che trattenessi le sensazioni che ti faccio provare. Più che capire cosa l’ altro stia dicendo, un altro letterato disse che era come ti faceva sentire che era fondamentale. E’ questo che vorrei tu capissi di me. Che capissi che quando vedi tua madre tornare bambina per qualche giorno perché ha perso la sua di madre, ovvero mia nonna, ti rendi conto che non si cresce mai abbastanza. Che la mamma è sempre la mamma e che tu risiedi sempre lì, dove appartenevi da una vita. Dove? Nel cuore di Mamma naturalmente!
Buon Viaggio Nonna P.!
Sarah