Mi è capitato spesso di osservare ed ascoltare le persone mentre parlano. Che sia nella mia quotidianità o quando sono a colloquio con “clienti”. O addirittura mi trovo ad ascoltare me. “Ed io come parlo?” Poi accade che ascolto quali siano le parole più usate di una determinata persona.
Oggi per esempio è stata la volta di: Abbandono: “non voglio abbandonarla/o. Che faccio la/lo abbandono? E se mi abbandonano?” Così ho chiesto: “cos’ è per te l’ abbandono? Ti sei mai sentito/a abbandonato/a? E tu hai abbandonato? “
E’ molto efficace come esercizio ascoltarci e ascoltare come parlano altri e come ci esprimiamo noi e con quali parole. Così a volte con i miei “clienti” scrivo le parole più usate. Le metto in una scatolina. E quando sono sufficienti le faccio sorteggiare a caso dai “clienti”. Questo permette di comporre in prosa o in poesia uno scritto e vedere come parlano, con le loro parole. L’ ho fatto anche io e funziona! Mi ha reso più consapevole del fatto che le parole “possono essere finestre oppure muri”.
E tu che parole usi, ne sei consapevole?
Foto dal web: Andre-Vicente-Windows-of-the-World-Burano-Italia