Fare pace con quello che c’ è!

Gli errori, la frustrazione, il senso di colpa, le gaffes, la paura di…

Sono situazioni non troppo confortevoli da indossare. Eh sì perché per chi è ipersensibile, tutto questo, stringe e soffoca. Come un corpetto troppo stretto in vita. Pensi: poi passerà…  Sì ma quando esattamente? 😉

Fondamentalmente anche se a volte ci casco in queste situazioni, mi rendo conto che riesco ad affrontarle in maniera diversa. Sì le fronteggio proprio bene. Mi capisco, mi ascolto, mi ri-conosco. E già non è male, tutto questo.

Come già accennato più volte, per me tutto è esperienza, per me tutto è formazione. Per me tutto prende senso. Ed io voglio darglielo un senso a tutto questo. Eh lo so, tutto, mai, sempre… sono pensieri irrazionali e relativi… Io abbondo… 😉

Spesso nelle cose che mi accadono scopro che non ho un metodo preciso, o un progetto tracciato, ma, e ripeto ma, tutto prende senso. Sì perché io sono sensibile e quindi il senso è dentro di me di default…  Mi piace questa cosa…

Per alcuni magari i miei post non hanno senso. Sono scritti così cosà. Magari non hanno ne’ capo ne’ coda… Per me hanno senso invece… Alla fine scrivere, mi fa bene e mi libera. E alla fine mi piace farlo, mi è sempre piaciuto. Per cui il mio progetto nel caos prende senso. Lo trovo straordinario!

Bisogna farci pace con quello che abbiamo in alcuni momenti. E starci con pazienza, senza fretta. La frustrazione, le gaffes, gli errori, il senso di colpa, la paura di… si trasformano in opportunità. Eh sì perché attraversarli porterà ad un altro livello del gioco, ad un altro tipo di frequenza energetica!

 

11 pensieri su “Fare pace con quello che c’ è!

  1. Queste parole mi sanno di ottimismo e mi piacciono molto le persone ottimiste. Oggi è stata una giornata assurda, il treno che passa una volta sola, perché dopo mesi passati a fare le scale per poi camminare sempre vicino a dove studio guardando come solo i gufi fanno, ho temuto di non rivederlo più. E ci ho provato, fino ad un certo punto. Aveva li tutti i suoi amici, conoscenti, il fratello e niente, lo rifarei, certo, con un po’ più di discrezione, ma sono così. 😀

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      1. Ho provato a convincermi che non potessi essere alla sua altezza, che non era interessato, ma i suoi sguardi sono qualcosa di unico, va al di là della curiosità. Chiamarla cotta mi sembra banale, ma è una sensazione bellissima, certo a volte alterno stati di euforia a crisi silenziose. Per me ha il suo di nome. Se sarà, mi trova al solito tavolo in aula studio.

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          1. Il mio problema è che a volte dimentico che ho del potenziale e buone qualità, quindi se entro nel mood “Chiara non sei abbastanza” mi incarto su ogni minima cosa, ho una visione a 360 gradi su qualsiasi cosa, non a caso vorrei entrare in polizia. Comunque lui è in alto, ma è anche umile e mi sprona a migliorare la mia carriera universitaria. Per me non è così rilevante, ma l’unico problema potrebbero essere gli 11 anni di differenza.

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            1. Prova a vedere i pro e i contro. Prova a fare una lista delle tue qualità, delle tue potenzialità. Prova a scrivergli una lettera che magari mai gli darai. Tuttavia prova a far uscire tutti questi stati d’ animo. E sentili nel corpo. Così quando lo vedrai è probabile che ti sentirai più leggera e potrai fare un discorso più lineare. Tutti siamo adeguati e meritevoli di attenzione. Se poi non va, almeno ci avremo provato. Datti le possibilità Tutto è opportunità. Stai con quello che c’ è o trasformalo. Un abbraccio Chiara! 😉

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