Dammi la mano

ManoIn questo mondo affrettato, affollato, non si pensa più al bene altrui, anzi non si pensa proprio più. Certo, c’ è chi mi dirà non si può non pensare… Sì ma a cosa pensiamo? A noi stessi? Al cellulare? A cosa fare per cena stasera? A

cosa dirà lui o lei se torno più tardi a casa stasera?

Alla fine poi penso, che ognuno conduca la sua vita come meglio creda. In fondo siamo noi gli unici responsabili delle nostre scelte. A me piace tanto pensare di poter tendere una mano a volte. Spesso ahimé si fa peggio che meglio. Poiché ti viene risposto:

nessuno te lo ha chiesto!

Allo stesso tempo però se non tendi la tua mano, passi per un’ egoista. Allora mi chiedo, cosa posso fare?

Una voce sottile dentro me sussurra:

Fa quello che senti, dal profondo del cuore. Se qualcuno avrà insogno di te, lo farà sapere, non temere.

Dammi la mano lo dici ad un bambino per farlo sentire al sicuro, spesso gli adulti sono troppo orgogliosi per accettare questo aiuto. Vedono solo un’ invasione di spazi. Un varcare i loro confini.

Allora tu, discretamente, fa loro sapere, che sei lì. Sei lì che aspetti. Vedrai che presto qualcuno si avvicinerà e sarà proprio lui a dirti: Dammi la tua di mano!

L’ orgoglio degli adulti è spiacevole penso. Lo so bene, che ci può stare. Ci sono passata. Paura di chiedere, paura di avere suggerimenti. Timore nel sembrare imbranata. Poi, però pensi, ma se non chiedo, non saprò… Quando sei stata presa in giro sin da piccola, è difficile lavar via le ferite di chi ti rifiutava e di chi ti metteva da parte, perché vedevi le cose in maniera diversa, non come tutti. Poca era la disponibilità di ascoltarmi.

Oggi dopo tanti anni di Crescita Personale e di un Master appena iniziato sulla Relazione d’ Aiuto (Counseling Espressivo e DanzamovimentoYoga), ho deciso di sedermi accanto, discretamente. Non sarà facile, perché io tendo ad anticipare il mio aiuto, non devo. Tendo a sapere già, ad intuire cosa sta per accadere. Spiazzando la persona, magari irritandola. Queste cose, io le so.

E allora io aspetto, qui, discretamente, in disparte. Aspetto per poterti dire un giorno:

Sono qui, non temere, dammi la tua mano, ti accompagno..

Come un padre ad un figlio…

4 pensieri su “Dammi la mano

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